"Indegni i tafferugli al Picco". Il presidente della Figc chiede provvedimenti

Le polemiche dopo Napoli-Spezia. Indagini in corso per individuare i responsabili

La Spezia, 22 maggio 2022 - ​«Quello che è avvenuto alla Spezia è assolutamente indegno, non ci possono essere giri di parole". E’ dura la presa di posizione del presidente della Figc, Gabriele Gravina nell’esprimere disapprovazione e disappunto per quanto avvenuto allo stadio Picco. "Il calcio - aggiunge Gravina - non può essere ostaggio di incivili e violenti: la risposta delle istituzioni deve essere forte e coordinata, mi auguro che vengano accertate quanto prima tutte le responsabilità".

E’ già iniziata, da parte della Questura, la raccolta delle immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza; c’è da capire chi e perchè aveva in mano, allo stadio, i botti proibiti; c’è da dare un volto ai violenti, da capire genesi e sviluppo degli eventi, tra affondi iniziali, vendette coltivate e concretizzate. Già a piani alti del presidio della Polizia di Stato di annunciano "Daspo a raffica".

Cosa è successo?

"C’è stato un piccolo episodio fuori dallo stadio che ha innescato una serie di problematiche. E’ stato faticoso contrastare l’escalation. Posso dire che la gestione dell’ordine pubblico è stata commisurata alle criticità che entrambe le tifoserie hanno proposto. Gli operatori mobilitati sono stati, complessivamente, 120" spiega il questore Lilia Fredella.

Per seguire la partita ha scelto una posizione defilata in tribuna tra i tifosi napoletani. Da questi sono partite espressioni del tipo "Siete la vergogna di Napoli" all’indirizzo dei facinorosi in curva. Ma questo non è bastato a fermarli, complice la logistica complessa dello stadio, da ottimizzare.

Fra gli animi bollenti c’era anche quello del giovane che dopo, a Pegazzano, ha perso due falangi della mano destra stretta sulla bomba carta che è esplosa. "Ha fatto tutto da solo..." conferma il questore. Lì la situazione si è fatta incandescente ed estremamente pericolosa: non solo danni alle auto parcheggiate; ad un certo punto sono emerse le avvisaglie di una maxi rissa tra opposte fazioni. Così le rappresentazioni colte nelle comunicazioni radio alla stazione ferroviaria. "Il cordone di sicurezza steso dalle forze dell’ordine ha funzionato" evidenzia il questore.

«Mi congratulo con le forze di Polizia per la gestione di una situazione difficile" dice il prefetto Maria Luisa Inversini. "Pochi violenti hanno rovinato la festa" rivela con l’amaro in bocca.

Fa eco il sindaco Pierluigi Petracchini. "L’ultima partita di campionato avrebbe dovuto essere una festa, invece purtroppo è stata rovinata da episodi incresciosi che non dovrebbero mai appartenere al mondo del calcio. Lo stadio è un luogo per famiglie, un luogo in cui si tramanda tra le generazioni l’appartenenza a una squadra che spesso coincide con quella della propria città. Io stesso vado al Picco dal 1974, mi ci portava mio padre e appena è stato abbastanza grande ci sono sempre andato con mio figlio, col quale ancora vado a vedere la partita: una tradizione domenicale".

Che fare?

"Bisogna arginare le mele marce dal tifo corretto e appassionato; quello che abbiamo visto oggi è un insulto a chi ama il calcio. La vergogna stata cancellata grazie ai bambini della scuola calcio scesi in campo per festeggiare la salvezza in serie A dello Spezia Calcio. Nonostante quanto accaduto, infatti, oggi deve essere una giornata di festa per la nostra squadra e per tutta la città".