
Viticoltori impegnati nella vendemmia alle Cinque terre (foto d’archivio)
La Spezia, 18 ottobre 2023 – La Liguria in cantina viaggia controcorrente. Rispetto alle medie nazionali che stanno indicando un pesante segno negativo sulla produzione dell’ultima vendemmia terminata da poche settimane nella nostra Regione, salvo alcune eccezioni legate soprattutto al mondo del biologico, il bilancio può dirsi decisamente favorevole. In linea, senza timore di smentite con i numeri dello scorso anno, addirittura ben superiore se confrontato con le ultime due o tre stagioni. "Dal punto di vista qualitativo - spiega il produttore e presidente del consorzio Andrea Marcesini - sicuramente sarà una bella annata ma anche la quantità è stata buona nonostante una vigilia della vendemmia non propriamente ben augurante. Tra le varie malattie che ormai noi viticoltori come del resto i produttori di olio dobbiamo affrontare in ogni stagione, il caldo, la pioggia arrivata in momenti non ideali come quella di agosto siamo comunque riusciti a mettere insieme un buon prodotto".
In tutta la Val di Magra e nel versante spezzino dunque i viticoltori potranno portare tra qualche settimana sulla tavola il nuovo prodotto anticipando anche i tempi rispetto al passato. "Le prime uscite della vendemmia 2023 – continua Marcesini – potrebbero già essere in bottiglia a Natale anticipando così la presentazione di almeno un paio di mesi. La vendemmia che ormai viene fissata ai primi di settembre infatti ci consente un buon periodo di fermentazione e dell’imbottigliamento. E poi per molti produttori avere la disponibilità di vino nuovo sarà anche una necessità. Le nostre cantine, e sottolineo fortunatamente vista la richiesta che arriva anche dall’estero, sono infatti in gran parte vuote ormai da diverso tempo quindi c’è necessità di tornare sul commercio e per le festività natalizie si avranno già vini Igt e Vermentino".
Essere riusciti a venir fuori da una gravissima problematica a carattere ormai nazionale, il diffondersi della peronospera e della flavescenza dorata, e aver superato il clima sempre più caldo e la siccità per quasi tutta l’estate è comunque un elemento che contraddistingue i produttori spezzini. "Ci vuole sempre un pizzico di fortuna - conclude Andrea Marcesini - e su questo non ci sono dubbi ma anche le condizioni climatiche delle varie zone. Ma poi mettiamoci anche la giusta professionalità dei viticoltori che ripongono la giusta e costante attenzione nella cura e trattamento della vigna. La nostra crescita non è certamente casuale ma è il frutto di tanto sacrificio e anni di impegno, certamente però l’aumento dei rischi non soltanto legati al clima che ogni anno ci tengono in apprensione dovrà essere un tema da affrontare soprattutto per sviluppare un processo di trattamento della vigna".