
E’ uno dei capitoli di maggior rilevanza in una storia che è iniziata 20 anni fa, quando il fiume è tornato a farsi sentire. Da allora la sicurezza della piana amegliese e di oltre 2 mila residenti è strettamente collegata alle bizze del Canal Grande, il corso d’acqua collegato al Magra che taglia la frazione del Cafaggio prima di sfociare a mare. E’ proprio in questo tragitto che dal 2008 al 2011 per 3 volte acqua e fango sono piombati nelle case dei residenti senza bussare. La messa in sicurezza è un traguardo che si avvicina grazie l’installazione del nuovo impianto idrovoro da 6 milioni di euro stanziati dal Governo nel 2019 e gestito dalla struttura commissariale della Regione. In questi giorni inizierà l’operazione di bonifica bellica dello spazio individuato alla Puntarella, al bivio che porta a Bocca di Magra, per poi dare il via al cantiere che prima dell’autunno del 2022 consegnerà l’opera. La stazione di pompaggio verrà realizzata dalla Tmg di Sondrio: una vasca interrata di 12 metri per 15 con 4 pompe idrovore alte 3 metri ognuna delle quali capace di aspirare 2 metri cubi di acqua al secondo. Entrerà in funzione automaticamente quando il livello del canale raggiungerà una portata pericolosa e l’acqua sarà scaricata nello spazio antistante occupato da una darsena. Alla presentazione dell’opera era presente l’assessore regionale Giacomo Raul Giampedrone con progettisti, tecnici di Provincia e Regione e assessore comunale Andrea Bernava. "Un’opera – ha detto Giampedrone – che sento particolarmente perchè ho vissuto da cittadino, sindaco e adesso assessore regionale le difficoltà del territorio". A salutare con soddisfazione il progetto anche Antoio Perella, nuovo presidente del Comitato del Magra, nato all’indomani delle alluvioni del 2008. Le idrovore ora posizionate sulle sponde del canal Grande torneranno a far parte della colonia mobile della protezione civile regionale.
Massimo Merluzzi