
Davide Donaggio, presidente provinciale dell’Avis
Essere solidali proiettando lo sguardo fuori dai noi stessi, ponendo attenzione non solo a chi ci sta vicino, ma mettendo - letteralmente -a disposizione una parte di noi stessi verso chi ne abbia bisogno. Restare "umani" nel 2025 è ancora possibile, come dimostrano le numerose persone che decidono di donare il sangue. Con circa 1.300.000 soci in tutta Italia, 3.300 sedi e quasi 2.000.000 di unità di sangue ed emocomponenti donate, Avis si attesta la più grande associazione di volontariato del sangue italiana. Solo in Liguria può contare sul supporto di 19.412 soci dei quali quasi 19.000 donanti, per un numero totale di 30.107 donazioni. (Dati Avis al 31 dicembre 2023).
Nel 2024, nella provincia della Spezia, come spiega il presidente provinciale Avis Davide Donaggio: "sono state raccolte 9900 sacche divise tra sangue e plasma, un bel numero considerando che abbiamo più di 6000 donatori iscritti. Ciò vuol dire che mediamente ogni donatore dona una volta e mezzo all’anno che è una bella percentuale. I soci Avis ad oggi sono 6122 e non tutti sono donatori. Tra loro ci sono anche quelli che hanno smesso di donare, i volontari, i sostenitori, ma quelli attivi sono più del 90% degli iscritti".
Tra le tipologie di sangue maggiormente richieste c’è ovviamente lo 0rh negativo, quello dei donatori universali, ma come spiega Donaggio, in Avis dal 2013, è difficile fare una statistica. "Va molto in base ai periodi. La divisione dei gruppi sanguigni non è percentualmente equilibrata. Solitamente però i donatori universali sono sempre i più richiesti". Donare il sangue è riconosciuto come un atto importante di solidarietà, ma c’è ancora da lavorare per aumentarne la percezione nella popolazione.
È possibile associarsi all’Avis come socio sostenitore o donatore. La provincia spezzina come chiarisce Donaggio, in Liguria è una delle più prolifiche nella raccolta, ma occorre continuare ad informare e sensibilizzare soprattutto le giovani generazioni, perché come spiega il presidente provinciale Avis, l’età media dei donatori si attesta oggi attorno ai 40 anni di età. Tra i più giovani donatori della provincia ci sono ragazzi di 18 anni sensibilizzati da Avis nelle scuole, tra i più anziani un donatore di 67 anni. L’età massima per poter donare è 70 anni. Tutti possono farlo, basta essere in buona salute e non avere particolari problematiche come malattie del sangue o cardiache, prima della donazione vengono comunque effettuati tutti i controlli necessari.
"Come provincia lavoriamo bene – sottolinea Donaggio – negli ultimi 5 anni siamo cresciuti e il nostro obiettivo è continuare a farlo. Rispetto a ciò che accade in Liguria, l’Avis della nostra provincia è giovane. Nel consiglio dell’associazione comunale della Spezia, ad esempio, l’età media si aggira attorno ai quarant’anni. Il presidente Mario Fiscale, che è stato appena eletto, ha 36 anni e anche come Consiglio provinciale non siamo lontani come età". Donaggio lancia un invito alla popolazione: "In estate c’è sempre un calo delle donazioni e potrebbe essere il momento buono per chi vuole cominciare a donare. Veniteci a trovare nella sede storica dell’associazione alla Spezia, in via Caselli al Favaro. Per diventare donatori l’iter è abbastanza semplice. Viene dato appuntamento per effettuare un prelievo iniziale, la visita con il medico e l’Ecg. In media dopo 15 o 20 giorni, se tutto va bene, si è chiamati per effettuare la prima donazione". Quando si va a donare, infatti, si gode di un permesso retribuito dal lavoro per tutta la giornata, viene consegnato un buono benzina e viene offerta la colazione. Incentivi per un gesto di vitale importanza.
Maria Cristina Sabatini