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Saldi, corsa all’ultimo acquisto: "La gente compra sempre meno"

Ultimo week end di affari a prezzi ribassati: i negozianti lamentano una contrazione delle vendite. Nel centro cittadino si respira aria di rassegnazione, ma c’è anche chi guarda al futuro con ottimismo .

Saldi, corsa all’ultimo acquisto: "La gente compra sempre meno"

In Liguria sono le ultime ore utili per fare il cosiddetto ’affarone’ o forse per mettere in guardaroba l’ennesimo capo di cui si poteva fare tranquillamente a meno. A segnalare le occasioni last minute sono grandi cartelli attaccati alle vetrine, su cui campeggiano a caratteri cubitali le percentuali di sconto, che vanno mediamente dal 50 all’80%. Riduzioni vere, sostanziose, che solleticano l’appetito dei modaioli che rinnovano completamente l’armadio ad ogni stagione ma che offrono anche, alle famiglie costrette da varie difficoltà ad essere parsimoniose, la possibilità di acquistare quanto necessario a dei prezzi d’occasione. "Proprio ieri – racconta Guido Melley, titolare dello storico negozio di calzature di Corso Cavour – una signora di età, un attimo dopo aver varcato la soglia, ha cominciato a lamentarsi della pensione troppo bassa. Dopo aver finito di enumerare tutti i suoi guai, ha però comprato non una ma ben sei paia di scarpe". Di episodi curiosi come questi i commercianti ne potrebbero raccontare tanti da scriverci un libro ma un dato è sicuro: generalmente la gente compra meno rispetto al passato. O se la fa, acquista con sempre maggior frequenza sul web, dove basta un clic e nel giro di 24 ore hai l’articolo recapitato davanti al portone, piacevolmente incartato in un delizioso pacchettino che fa tanto effetto Babbo Natale. Analisi condivisa da Laura Giani di Wayside shop, che sempre in corso Cavour propone una selezione di articoli per una moda ispirata allo streetwear londinese e newyorchese. "Quest’anno le operazioni sono andate un po’ a rilento, le delusioni maggiori arrivano dal venerdì e dal sabato, i giorni che tradizionalmente erano quelli in cui si faceva cassetto".

Sembrerebbe proprio che nel fine settimana gli spezzini escano pià per l’aperitivo o la cena, mentre lo shopping rimane un po’ dimenticato. "E’ cambiato il mondo rispetto a 20 anni fa – precisa Catia Vesco di Mini Shoes in piazza Beverini - Si sono modificati le abitudini, i tempi e i modi dei consumi. Come numero complessivo di vendite il bilancio di questi 45 giorni non può dirsi positivo, come già l’anno passato". Una voce fuori dal coro arriva dal dinamico Fabrizio Cella, titolare del negozio Chicco di Via Veneto. "Personalmente gennaio si è chiuso alla grande. E poi siamo commercianti, abbiamo il dovere dell’ottimismo".

Vimal Carlo Gabbiani