Ruben Micieli "Questa esperienza ha aperto nuove porte alla mia carriera Si è creata una relazione speciale"

Il pianista Ruben Micieli, vincitore di numerosi concorsi internazionali, racconta i momenti più importanti della sua carriera e ringrazia 'Concerti a Teatro' per aver aperto nuove opportunità. Oltre al pianismo, si dedica anche alla direzione d'orchestra e alla composizione. Il suo sogno è suonare/dirigere in luoghi prestigiosi come il Concertgebouw e la Carnegie Hall.

Ruben Micieli "Questa esperienza ha aperto nuove porte alla mia carriera  Si è creata una relazione   speciale"

Ruben Micieli "Questa esperienza ha aperto nuove porte alla mia carriera Si è creata una relazione speciale"

L’attività concertistica l’ha iniziata a 13 anni, il pianista, compositore e arrangiatore, direttore d’orchestra, Ruben Micieli. Classe ‘97, entrato a far parte degli artisti della Keyboard Charitable Trust di Londra, in carriera ha vinto più di 40 concorsi internazionali, esibiendosi in sale da concerto e teatri in giro per l’Europa e Asia.

Quali i momenti più determinanti della sua carriera?

"Il primo è suddiviso... in due momenti, ovvero la vittoria di due concorsi a me molto cari: il Mayenne International Piano Competition (primo concorso internazionale che mi ha aperto la strada della carriera pianistica all’età di 18 anni) e la vittoria del secondo premio e del premio come Migliore sonata di Liszt al Liszt International Piano Competition Weimer Bayreuth, uno dei concorsi più prestigiosi al mondo. Il secondo momento non riguarda direttamente la carriera pianistica, ma ne ha influito la visione: la direzione d’orchestra".

Per cosa deve dire grazie a ‘Concerti a Teatro’?

"Ringrazio ‘Concerti a Teatro’ per aver aperto nuove porte alla mia carriera pianistica. La cura e il rispetto che hanno degli artisti è incredibile, ma soprattutto la relazione che si è creata con l’organizzazione è davvero speciale. Mi sono sentito di entrare a far parte di una nuova famiglia musicale".

Quali sono le attività che la completano come artista?

"Direzione d’orchestra e composizione. Assieme al pianismo formano un trittico inscindibile. L’uno si nutre dell’altro".

Sogni nel cassetto a breve e a lungo termine?

"Come impegno nell’immediato sto scrivendo una raccolta di studi per pianoforte, dunque spero presto di poterli completare e farli conoscere in tutto il mondo. Un desiderio a cui ambisco sarebbe poter suonare/dirigere in almeno uno dei luoghi sacri della musica: Concertgebouw, Carnegie Hall, Musikverein, La Scala e così via".

Marco Magi