Rotavirus, danno di immagine. Il Comune muove i legali: "Lerici colpita duramente"

Il sindaco Paoletti a colloquio con due avvocati per la richiesta di risarcimento. Chiesti una mappatura delle condotte e nuovi investimenti all’Ato idrico

La spiaggia di San Terenzo chiusa dal 1° settembre a causa della presenza del virus

La spiaggia di San Terenzo chiusa dal 1° settembre a causa della presenza del virus

Lerici, 17 settembre 2023 – Non solo un esposto contro ignoti per invitare la procura spezzina a fare luce sulle eventuali responsabilità nella vicenda che vede da oltre quindici giorni le due principali spiagge lericine chiuse a residenti e turisti a causa della presenza del rotavirus, ma anche una richiesta di risarcimento danni per ristorare quello che senza mezzi termini viene definito "un enorme danno di immagine".

Il Comune di Lerici passa al contrattacco. La relazione preliminare consegnata nei giorni scorsi dall’istituto superiore di Sanità ha rafforzato le convinzioni del sindaco Leonardo Paoletti, deciso a percorrere una doppia strada: quella della denuncia finalizzata a verificare eventuali condotte penalmente rilevanti, e quella più propriamente civile legata al danno subito dal Comune del golfo. "L’immagine di Lerici è stata colpita duramente da questa vicenda – spiega il primo cittadino –. Da oltre due settimane le spiagge della Venere Azzurra e di San Terenzo sono chiuse, e probabilmente rimarranno inaccessibili ancora per qualche tempo. Per gran parte di settembre il nostro territorio non ha potuto contare sui due arenili principali.

Per domani è previsto un incontro tra l’amministrazione lericina e due avvocati – un penalista e un civilista – per fare il punto della situazione. L’offensiva legale passerà poi al vaglio della giunta comunale, come da prassi. Di certo, c’è un precedente piuttosto recente che ben chiarisce gli intendimenti attuali dell’amministrazione, ed è quello relativo agli sversamenti fognari che avevano riguardato il borgo di Tellaro durante la settimana di ferragosto di due anni fa. In quel caso, oltre all’esposto alla procura, il Comune avviò un’offensiva legale anche al tribunale civile, chiedendo un risarcimento di 500mila euro ad Acam per il danno di immagine subito dal territorio. Il procedimento è ancora in corso.

Di certo, il sindaco anche in questa circostanza, alla luce dei risultati dei primi esami disposti dall’Iss, non ha mai fatto mistero di ritenere come la causa della situazione che sta tenendo banco da settimane a Lerici, sia da ricondurre a sversamenti fognari. Anche per questo motivo, pochi giorni fa ha scritto all’Ato idrico avanzando richieste precise: ottenere una mappatura fognaria puntuale del territorio lericino, attraverso il quale individuare perdite delle condotte e scarichi abusivi, ma anche una stima degli interventi e dei relativi costi da sostenere affinchè non si verifichi più quanto accaduto in queste settimane. Nel frattempo, si attende il report finale dell’Istituto superiore di Sanità, comprensivo degli esiti dei campionamenti effettuati in settimana: la consegna è attesa per la metà della prossima settimana.

Matteo Marcello