Ristorazione, difficile trovare personale. "Lavorare nei festivi è una scelta di vita"

Secondo il rapporto Excelsior relativo al 2022 tra i settori più in affanno ci sono quelli della ristorazione e dei servizi al turismo

Pasticceria

Pasticceria

La Spezia, 1 febbraio 2023 - ​ La giornata è pungente e ventosa, ma appena si varca la soglia della pasticceria Gemmi di Sarzana, si viene pervasi da un profumo fragrante di dolci appena sfornati. Il pasticcere, Alfonso, porta in sala vassoi carichi di paste, Simone, al bar sforna incessantemente cappuccini cremosi e caffè. Una giornata di normale frenesia all’interno della storica pasticceria che assieme al ristorante Il Loggiato, da lavoro a 18 dipendenti.

Gli addetti alla ristorazione, secondo i dati del rapporto annuale Excelsior, realizzato da Unioncamere in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, (Anpal) sono stati tra le risorse più richieste nella provincia spezzina per il 2022 (25,6%) ma anche tra quelle più difficili da reperire (40%). In generale il 2022 non è stato un anno fortunato per le aziende alla ricerca di personale. Complessivamente, le imprese della provincia spezzina, hanno espresso la necessità di assumere 19 mila 650 lavoratori, ma il 64% delle imprese del territorio, pur esprimendo questa necessità, ha i ncontrato nel reperire figure professionali difficoltà superiori a quelle dell’anno precedente (40% nel 2022 a fronte del 29% registrato nel 2021). Dall’indagine annuale è emerso che a fronte di u n aumento generale della propensione ad assumere (20,4% in più rispetto al 2021), un’impresa su sei, nel 2022, non abbia trovato lavoratori adeguati.

«Il personale si trova – spiega Fiammetta Gemmi – ma con molta difficoltà. Soprattutto personale specializzato, che sappia già fare il suo mestiere. Questi (ristorazione, bar, pasticceria) sono mestieri belli ma maledetti, perché sono settori dove chi lavora è molto sacrificato: quando è festa per gli altri noi siamo a lavorare. È una scelta di vita, non solo una scelta di lavoro. Ci vogliono persone che siano appassionate, diversamente a lungo termine si abbandona".

Le professioni più richieste del 2022, dopo gli addetti alla ristorazione (25,6%), sono state gli addetti alle vendite (9,1%) e il personale non qualificato nei servizi di pulizia (8%). A comandare invece la classifica delle professionalità più difficili da reperire, per il 62% delle aziende, sono i meccanici artigianali, i montatori, i riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili, seguiti dai conduttori di veicoli a motore (51%), dagli artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nella manutenzione di strutture edili (44%) e dagli addetti nelle attività di ristorazione (40%).

A testimoniare ancora una volta, la vocazione turistica del nostro territorio, è il segmento del rapporto Excelsior che indaga i settori più bisognosi di lavoratori nella provincia. Al primo posto troviamo i servizi di alloggio e ristorazione e i servizi turistici (30,1%), seguiti dall’indicazione onnicomprensiva di "altri servizi" (19,6%). In terza posizione si collocano le industrie metalmeccaniche ed elettroniche (15,6%), il commercio al dettaglio, all’ingrosso e riparazione di autoveicoli e motocicli (12,9%), e infine quello delle costruzioni (9,8%) Un focus speciale la ricerca la riserva ai giovani, desiderati per il 34,2% dalle aziende, ma non trovati nel 38% dei casi.

La formazione è importante. Un attestato di qualifica o un diploma professionale è stato richiesto nel 40% dei casi dalle imprese spezzine. Un diploma nel 33%, nessun titolo di studio nel 17%. Fanalino di coda la laurea, richiesta solo per il 9% dei lavoratori sul totale delle entrate programmate per il 2022.

Maria Cristina Sabatini