Rischiano di essere travolti sull'A12, due ragazzi salvati da Sandro Giacobbe

Il cantante: "Erano a terra, feriti, sulla corsia di sorpasso. Nessuno, a parte noi, si è fermato per prestare soccorso"

Intervento della Polizia

Intervento della Polizia

La Spezia, 29 maggio 2023  -  «Abbiamo corso anche noi un gravissimo pericolo ma era l’unico modo per salvare due giovani che altrimenti sarebbero stati travolti e uccisi in autostrada da un’auto o da un mezzo pesante".

Sandro Giacobbe, interprete conosciutissimo della musica italiana negli anni Settanta e Ottanta e sempre protagonista di tanti concerti e partecipazioni televisive, è ancora sotto choc quando racconta la drammatica notte tra sabato e domenica. Poco dopo l’una, sul tratto autostradale tra Santo Stefano e Brugnato lui e la moglie Marina Peroni, anche lei cantante, hanno soccorso in modo decisivo un ragazzo 22enne e una giovane di 18 anni caduti rovinosamente dalla loro moto. Erano a terra feriti, in corsia di sorpasso, sulla carreggiata nord, in un tratto rettilineo ma buio e rischiavano la vita. Ma è lo stesso Sandro Giacobbe a raccontare tutto. "Tornavamo a casa a Chiavari a bordo della nostra Hyundai Kona dopo una serata trascorsa con amici a Marina di Carrara. Subito dopo la fine di un restringimento di carreggiata ci ha superato la moto con i due ragazzi che mi pare fosse una 250. Sono passati pochi minuti e abbiamo notato frammenti di vetro e di moto e abbiamo visto che sulla corsia di sorpasso c’erano due persone a terra. Erano i giovani che ci avevano sorpassato poco prima. Abbiamo fermato l’auto e in quel punto dell’A12 non c’è neanche la zona di emergenza. Nel buio i due ragazzi distesi a terra si lamentavano a chiedevano aiuto. Il ragazzo chiamava l’amica ma diceva di non sentire più la sensibilità alla schiena mentre la ragazza piangeva e aveva un fortissimo dolore alla gamba".

In quei concitatissimi e interminabili secondi Sandro e Marina hanno deciso di correre serissimi rischi ma di mettere in sicurezza i feriti. "Abbiamo installato il triangolo rosso – dice ancora Giacobbe – e Marina con la torcia del telefonino segnalava il pericolo a chi arrivava mentre io soccorrevo i feriti". Fortunatamente il traffico non era intenso ma è sconcertante un altro aspetto non di poco conto.

"Sono transitati una quindicina di mezzi ma quasi tutti i conducenti hanno rallentato per poi ripartire. Solo un camionista straniero ha chiesto se avessimo bisogno di aiuto ma ha detto che viste le dimensioni del Tir non si poteva fermare, mentre una giovane automobilista ha detto che avrebbe chiamato i soccorsi. E’ veramente terribile che tanti se ne siamo andati quando la situazione era di estremo pericolo".

Poi sono arrivati i mezzi della stradale di Brugnato e le ambulanze e la zona dell’incidente è stata resa visibile dalle torce. Sulla dinamica indaga la stradale ma la testimonianza del ragazzo che guidava la moto è davvero inquietante.

"Quando lo soccorrevamo – dice Sandro Giacobbe – il conducente della moto diceva che una vettura, dopo averlo superato, ha inchiodato in corsia di sorpasso e lui, per evitare il tamponamento, ha perso il controllo del suo mezzo. Il ferito parlava di una Punto di colore nero con più persone a bordo. Poteva essere una tragedia e abbiamo rischiato ma non si poteva fare in un altro modo. Auguro ai ragazzi di riprendersi presto".