
Operatori portuali impegnati in operazioni di movimentazione container
Il porto della Spezia guarda al futuro attraverso le prossime grandi sfide. Non solo nuova governance, ma scenari dei traffici internazionali inseriti nel più ampio panorama dei cambiamenti geopolitici e dei conflitti internazionali, investimenti strategici e progetti di sostenibilità ambientale. Tutti temi affrontati nella tavola rotonda organizzata da Leali a Spezia/Avs in collaborazione con il gruppo consiliare Avs Regione Liguria, e che ha visto la partecipazione del commissario straordinario dell’Autorità portuale del Mar Ligure Orientale, Bruno Pisano, dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Giacomo Giampedrone, del direttore ai rapporti istituzionali del gruppo Msc, Luigi Merlo, dell’amministratore delegato di La Spezia Port Service, Salvatore Avena, del capogruppo in consiglio comunale LeAli/Avs, Roberto Centi e del segretario provinciale della Cgil spezzina, Luca Comiti.
"La forza del porto della Spezia sta nella sua diversificazione – nautica, terminal, settore crocieristico in espansione, turismo, mitilicoltura – , con tutte le economie emergenti che in questo momento stanno crescendo e propongono nuove opportunità che rappresentano una grande fortuna da tutelare e che come Autorità portuale supporteremo", ha detto il commissario Pisano. In questa grande stratificazione di economie del mare le sfide per lo Spezzino sono racchiuse anche sotto il nome di sostenibilità. Nel futuro del porto c’è l’elettrico, tra cold ironing e imbarcazioni alimentate a energia pulita. "Ci troviamo di fronte almeno tre o quattro anni di grande rivoluzione all’interno dei nostri porti – ha dichiarato l’assessore Giampedrone –: con il waterfront ma non solo. Contship sta per realizzare uno dei più grandi investimenti che questo porto abbia mai visto. Prima di farlo, però, servono i dragaggi (sia quelli inerenti alla parte crocieristica sia del porto commerciale, ndr.) e un’attenzione spasmodica al tema ambientale anche perché sappiamo quanto abbiano inciso negativamente in passato. Questa è la prima grande sfida". Uno fra tutti è un progetto tra i più ambiziosi che consegna alla Spezia un primato a livello nazionale. "La Spezia è il primo porto che attiverà un molo intero con sistema cold ironing, ovvero di elettrificazione delle banchine. Il 2025 dovrebbe essere l’anno per il molo Garibaldi della fine delle prove tecniche e poi il 2026 dovrebbe traguardare l’effettiva attivazione di questo servizio". La confema in tal senso è arrivata dallo stesso Pisano: "A ottobre di quest’anno la prima nave da crociera testerà il sistema da un impianto da 10 megawatt".
Come ha ricordato Luigi Merlo (Gruppo Msc): "L’impatto più criticato rispetto al terminal crocieristico è quello dell’emissione dei fumi". Su questo punto Merlo ha assicurato che "le navi da crociera, che oggi costano circa un miliardo l’una, dispongono di impianti estremamente innovativi dal punto di vista della sostenibilità. Il resto lo farà il sistema cold ironing". Mentre Giampedrone ha fatto riferimento all’importanza di "garantire dati certificati sulle emissioni", proponendo all’Autorità Portuale spezzina un progetto analogo a quello genovese: "Alcune settimane fa abbiamo incaricato Arpal di certificare i dati anche attraverso le centraline che non sono direttamente gestite dal nostro centro di valutazione ambientale. Un elemento di garanzia in più per i cittadini".
Ilaria Vallerini