
Un'ambulanza (foto di repertorio)
Il suo tesoro era lo scooter; era il mezzo che, dotato del contenitore per tenerle calde, gli permetteva di portare a domicilio le pizze uscite dal forno e quindi di sbarcare il lunario. Il motorino, un X Max, è ora un ammasso informe di lamiere e plastica. Lui, il rider, è ricoverato in ospedale per le ferite riportate nell’incidente patito ieri sera. "Il suo primo pensiero, quando sono arrivati i soccorritori, è stato per lo scooter - ha raccontato un testimone - voleva sapere se era rimasto intero dopo il botto". Questione di sacrifici per acquistarlo e di precarietà del lavoro, in movimento, sulla strada
Uno schianto drammatico quello avvenuto ieri sera attorno alle 21 all’incrocio fra corso Cavour e via Aldo Ferrari. Coinvolta nel sinistro anche un’auto, una Ford Focus. Entrambi i mezzi percorrevano via Aldo Ferrari, la moto proveniente da viale Amendola, l’auto da via Fiume. Quest’ultima, all’altezza dell’incrocio con corso Cavour ha svoltato, in direzione mare. Lì, sull’asfalto, sono ben disegnate le linee dello stop. La cartelloni-ca ribadisce l’obbligo di dare la precedenza. Forse così non è avvenuto. Forse alla vista dell’auto, per evitarla, il rider ha sterzato bruscamente. Di certo il motorino è andato a schiantarsi contro un palo della cartellonista posta su corso Cavour. La collisione ha prodotto un effetto catapulta: il giovane è volato per circa sette metri prima di cadere sull’asfalto. Per sua fortuna, e per suo rigore, aveva il casco. Ma sulla strada sono state rilevate tracce di sangue. Le hanno repertate gli operatori della Polizia Municipale che hanno effettuato lavorato per ricostruire l’incidente, supportati da una pattuglia dei carabinieri.
Corrado Ricci