Restauratori ’alpinisti’ per il castello di Calice

Va avanti l’opera di ripristino del maniero Doria Malaspina. L’intervento eseguito . senza utilizzare i ponteggi.

Restauratori ’alpinisti’  per il castello di Calice

Restauratori ’alpinisti’ per il castello di Calice

Va avanti a spron battuto l’opera di ripristino e messa in sicurezza della copertura del castello Doria Malaspina di Calice al Cornoviglio. Il maniero è off limits da inizio marzo, quando il forte vento aveva provocato il crollo al suolo di diverse lastre di ardesia della copertura monumentale del fabbricato, col sindaco Mario Scampelli che non ha potuto fare altro che chiuderlo al pubblico in attesa della conclusione delle necessarie opere di messa in sicurezza. Lavori, questi, che sono stati affidati in somma urgenza dalla Soprintendenza alla Formento Restauri, azienda specializzata nel restauro di edifici di interesse storico e opere d’arte, che opera sul castello calicese attraverso il servizio ‘Restauro in Quota’, specializzato in lavori di restauro in quota senza l’utilizzo di ponteggi: gli operatori sono restauratori e operai specificamente formati per il restauro in altezza, che hanno appreso le tecniche alpinistiche grazie alla collaborazione con uno specialista del settore. "Il restauro effettuato su fune, senza installare ponteggi tradizionali, presenta indubbi vantaggi, come ad esempio un miglior investimento delle risorse, la riduzione della burocrazia, la rapidità e facilità di intervento, il rispetto dell’ambiente, e la determinazione preventiva dei costi" fanno sapere dall’azienda. Il castello calicese da anni è diventato un grande contenitore culturale: al suo interno ospita infatti attività museali in gestione alla coop Zoe attraverso un accordo di partenariato pubblico privato, la pinacoteca David Beghé, nonché un piccolo ristorante al pian terreno recentemente rilanciato da un imprenditore, e la sala del consiglio comunale.