Rada di Lerici, via libera al progetto

Approvata la variante all’utilizzo comunale delle aree demaniali marittime. Stabilite alcune prescrizioni

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Via libera dalla Regione Liguria al piano che definisce il nuovo assetto della rada di Lerici. Nei giorni scorsi, il settore tutela del paesaggio e demanio marittimo dell’ente regionale ha dato il nulla osta alla variante al Progetto di utilizzo comunale delle aree demaniali marittime, approvato nel luglio scorso dal consiglio comunale lericino. Un tema che da tempo scalda gli animi della politica e dell’associazionismo locale, e che ha sempre trovato la ferma risposta dell’amministrazione, convinta della bontà del progetto. Nel dettaglio, il piano prevede il posizionamento di pontili galleggianti, destinati alla nautica sociale, senza aumento di posti barca in quanto "sarà unicamente previsto il trasferimento a pontile di imbarcazioni oggi già a gavitello; solo chi è già titolare di posto barca a gavitello potrà richiedere di trasferirsi all’ormeggio a pontile" si legge nella documentazione in possesso della Regione, nella quale si evince che tra finalità del progetto vi sono la riduzione dello specchio acqueo attualmente occupato dalle barche "grazie alla razionalizzazione degli spazi garantita dai pontili", la pulizia del fondale dai corpi morti delle vecchie catenarie, che verranno rimosse e ricollocate e la realizzazione di circa quaranta posti barca in transito, fondamentali per l’accoglienza marittimo diportistica. Una soluzione che ha incontrato il favore delle catenarie oggi in concessione nella rada, che hanno già comunicato il numero dei soggetti interessati al trasferimento a pontile: numero superiore ai posti disponibili, circa 400. Per la Regione "le modifiche proposte risultano essere migliorative, in quanto riorganizzano gli spazi dello specchio acqueo, trasformando i posti barca attuali a gavitello in posti barca al pontile, tenendo conto delle necessità della pesca professionale, della Capitaneria di Porto e dei posti al transito".

Nel decretare l’ok al progetto l’ente ha evidenziato alcune prescrizioni:ad esempio, le opere a mare, come la realizzazione dei pontili galleggianti, "potranno essere attuate previa verifica dell’ambito di applicazione della Valutazione di impatto ambientale"; dovranno essere salvaguardati i posti barca destinati alla pesca professionale e i corridoi destinati all’uscita e al rientro delle imbarcazioni "in maniera tale da garantire una idonea operatività in sicurezza delle imbarcazioni da pesca". Nel documento della Regione viene sottolineato anche che "le nuove concessioni demaniali marittime destinate a soggetti diversi dal Comune dovranno essere assegnate con procedura di evidenza pubblica".

mat.mar.