Raccolta di firme per la Fossola "No al divieto di ripascimento"

Petizione di 120 residenti e commercianti che chiedono un incontro con il Parco delle Cinque Terre

Il divieto di ripascimento della spiaggia della Fossola emanato dal Parco nazionale delle Cinque Terre, fa molto discutere a Riomaggiore. Centoventi persone, tra residenti e commercianti, hanno firmato una petizione per chiedere di arrivare ad un incontro col Parco. Attualmente l’erosione del mare limita sempre di più il tratto usufruibile dell’arenile e nella attuali condizioni molte persone anziane e bambini, non riescono a deambulare in sicurezza per la mancata sistemazione e livellamento della spiaggia. La popolazione sollecita quindi la ripresa dei lavori per non creare ulteriore disagio ai residenti e ai molti turisti. Circa tre mesi fa, i cittadini si rivolsero al Comune di Riomaggiore che annunciò uno spianamento del litorale della Fossola e non un ripascimento. L’amministrazione disse che fu proprio il Parco nazionale delle Cinque Terre a esprimere parere negativo per una questione ambientale a tutela dell’ambiente marino partendo dalla posidonia e altre specie che con un’azione incisiva come quella di un ripascimento sarebbero potute essere minacciate dall’intorpidimento delle acque e dalle sedimentazioni sul fondo.

A detta degli abitanti di Riomaggiore, però, due anni fa il ripascimento fu un ottimo risultato perché era molto semplice accedere alla spiaggia che di fatto si era allargata, mentre quest’anno non è stato possibile e si è venuto a creare un disagio.

"Per noi, ma soprattutto per le persone anziane è una necessità poter accedere a quella porzione di territorio – spiaga Giovanni Paganini rappresentante dei commercianti di Riomaggiore e Manarola – a suo tempo, il sindaco ci ha spiegato che le documentazioni per il ripascimento erano regolari, come i due anni precedenti, è mancato però il nulla osta dal Parco. Ci chiediamo come mai due anni fa il problema, di fatto la tutela della posidonia, non si è presentato". Ed è proprio su questo punto che residenti e commercianti chiedono chiarezza direttamente al Parco: "Chiediamo un incontro pubblico alla direzione del Parco, senza alcuna polemica, per aiutarci a capire meglio e a dirimere questa problematica. Se ci fosse un biologo, degli esperti, magari insieme potremmo trovare una soluzione".