"Quelle ralle sono nostre". Lite Asterix-Lsct sui mezzi

Il consorzio nega che si siano verificati vandalismi: "Ordinaria manutenzione". E sui fatti dello scorso 29 dicembre: "Costretti a chiamare le forze dell’ordine" .

"Quelle ralle sono nostre". Lite Asterix-Lsct sui mezzi

"Quelle ralle sono nostre". Lite Asterix-Lsct sui mezzi

L’appuntamento è per oggi nella sede di via del Molo, con la commissione consultiva chiamata a pronunciarsi sulle improvvise serrate avvenute a fine dicembre all’interno del terminal Lsct. Nel frattempo però, tra il terminalista del gruppo Contship e Asterix, consorzio che gestice molteplici servizi portuali, è si fa sempre più cruenta la guerra a colpi di carte bollate. Tutto ruota attorno alle ralle, i trattori utilizzati per il servizio carosello all’interno del terminal. Da una parte c’è Lsct, che nell’ambito della procedura per l’acquisizione attraverso la controllata Hannibal dei 115 dipendenti di Sealog (facente parte del consorzio Asterix) avrebbe definito in parallelo anche l’acquisto per 1,8 milioni di euro dei mezzi utilizzati per il servizio di spostamento dei container, di proprietà di Asterix. Sull’altro versante c’è proprio il consorzio, che contesta l’avvenuto passaggio di proprietà dei mezzi. Nel mezzo, l’episodio avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 dicembre che ha riguardato 24 ralle: per Lsct atti vandalici, con tanto di denuncia alla polizia; per il consorzio semplice attività di manutenzione su mezzi che reputa ancora propri. Il Consorzio, in una nota, sottolinea che "i mezzi in questione erano e sono nella disponibilità giuridica del Consorzio Asterix, che ha introdotto giudizio dinanzi al Tribunale di Spezia per vedere confermato il proprio diritto in questo senso, malgrado le pretese di Lsct. Peraltro, gli interventi eseguiti non sono affatto sabotaggi, ma costituiscono forme di normale e periodica manutenzione e messa in sicurezza dei mezzi", spiegando inoltre come la Sealog, società consorziata, abbia "offerto a Lsct, gratuitamente, macchine operatrici in numero sufficiente a non pregiudicare in nessun modo l’operatività del terminal stesso e a consentire agli operatori di lavorare in piena sicurezza. Ciò malgrado che già il 29 dicembre abbiamo dovuto richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, pur senza reclamizzarlo, per tentare di impedire l’uso improprio di nostri mezzi da parte della controparte contrattuale". Intanto però, oggi l’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale potrebbe utilizzare il pugno duro in merito alle serrate operate dal consorzio in diverse occasioni alla fine di dicembre. Un blocco delle operazioni portuali che sarebbe stato motivato dalla scarsa sicurezza. A convocare la commissione consultiva è stato lo stesso presidente, Mario Sommariva: atteso un parere – obbligatorio, ma non vincolante – sulle possibili misure da intraprendere a seguito delle serrate, che potrebbero riguardare anche l’autorizzazione a operare in porto.

Matteo Marcello