Una squalifica per dieci gare: questa la sanzione comminata dal giudice sportivo a carico del giocatore del Rapallo che sabato scorso, al termine della partita contro il Canaletto giocata al Tanca e valevole per il campionato Under19 Elite, aveva colpito con un pugno un ragazzo di 18 anni della squadra di casa, costringendolo alle cure dell’ospedale, da dove è stato dimesso nella stessa serata con una prognosi di 7 giorni. "A fine gara, nell’ambito di una mischia scaturita tra i calciatori di entrambe le società, colpiva un avversario con un pugno al volto, il quale cadeva immediatamente a terra, perdendo i sensi, mentre egli scappava inseguito dai compagni dell’aggredito, riuscendo a trovare riparo negli spogliatoi – si legge nelle motivazioni –. Il calciatore aggredito restava a terra, mentre venivano chiamate, sia l’ambulanza, sia le forze dell’ordine". Il giocatore del Canaletto "prima del trasporto in ambulanza riusciva a riprendere i sensi, ma appariva ancora tramortito, non parlava e non si rialzava da terra. Sanzione aggravata – si legge – per la proditorietà del gesto e delle conseguenze da esso scaturite, potenzialmente in grado di causare danni molto gravi alla persona e dal fatto che non risulta in alcun modo che il calciatore non si sia, neppur minimamente, scusato".
mat.mar