È sua la firma sui nove daspo emessi nei confronti di altrettanti supporter all’indomani degli scontri registrati a margine della partita Spezia-Reggiana. Ma quando si tratta di commentare i tratti salienti della tifoseria spezzina, il questore Salvo usa guanti felpati: "Anche a Spezia la tifoseria replica meccanismi e standard tipici di questi ambienti. Ogni volta che firmo un daspo non sono certo contento: spesso il daspo colpisce ragazzi giovani, che lavorano, ma che non riescono a sottrarsi a certe dinamiche. Sembra quasi che rispondano a istinti tribali. Io vengo da Genova e sono affezionato alla maglia rossoblù, ma ormai fatico a godermi l’aspetto ludico del calcio: troppo spesso la partita si trasforma in un’occasione per fomentare contrasti. E personalmente sento tutta la responsabilità di scelte che devono essere orientate ad evitare, ossessivamente, ogni situazione rischiosa".
Cronaca"Prigionieri di logiche tribali"