Premi al personale civile I sindacati danno forfait

Strappo tra la Marina e i referenti dei lavoratori. Disertate le celebrazioni

Premi al personale civile  I sindacati danno forfait

Premi al personale civile I sindacati danno forfait

Una ‘diserzione’ destinata a far rumore, e che soprattutto fotografa lo strappo che si sta consumando in città tra la Marina militare e i sindacati. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Flp ieri non hanno partecipato alle celebrazioni della ‘Giornata del personale civile’ organizzata a Marinarsen. Una giornata particolarmente sentita nel settore civile della Marina, durante la quale vengono premiati i dipendenti in base all’attività svolta e agli anni di servizio, ma che ha visto l’assenza delle rappresentanze sindacali, che hanno scelto di non partecipare in segno di protesta contro i vertici della Marina. "L’attuale contesto politico sindacale di livello centrale e la situazione in cui versa la nostra Base navale, sta attraversando un periodo poco ‘gioviale’ e il non esserci oggi, esprime la nostra amarezza nei confronti della Marina militare" spiegano Emanuele Bernardini, Carlo Pietrelli, Andrea Canali e Christian Palladino, che sottolineano le tante cose che non funzionano. "Siamo in presenza di lavoratrici e lavoratori a cui si continuano a negare risposte sul programma straordinario di assunzioni di 10mila unità necessarie per evitare il collasso dell’intero sistema, o sui 21 milioni di euro sottratti ma indispensabili per garantire la continuità delle prestazioni. I nostri colleghi, inoltre, sono vittime di provvedimenti unilaterali in tema di orario di lavoro e smart working, per non parlare del permanente blocco della mobilità, incidendo negativamente su quei lavoratori costretti a lavorare lontani dai loro affetti. Negatività che si riflettono in tutti gli enti della Difesa, così come nella nostra Base Navale, dove carenze di risorse umane e finanziarie stanno portando ad una oggettiva fatiscenza di edifici ed attività in chiusura da destinare a ditte private. Restiamo in attesa di una svolta che non c’è".

I sindacalisti evidenziano che "in Europa i dipendenti civili sono quattro volte quelli del nostro Paese, e assolvono funzioni tecniche, logistiche e amministrative, da noi svolte da militari o privatizzate. Siamo il fanalino di coda d’Europa ed è ora che il ministro Crosetto intervenga, avvertendo il dovere istituzionale di rispondere a noi lavoratori". Infine, un pensiero ai lavoratori civili delle strutture militari civili: "Resta ferma la nostra gratificazione per l’obiettivo raggiunto di ogni lavoratore premiato e vi rassicuriamo sul fatto che, anche da lontano, abbiamo percepito l’emozione" dicono i sindacalisti.