Posidonia, al via la riforestazione. La Regione approva il progetto

Una società metterà a dimora duemila talee per recuperare la ’prateria’ sui fondali davanti a Monterosso

Posidonia, al via la riforestazione. La Regione approva il progetto

Posidonia, al via la riforestazione. La Regione approva il progetto

Duemila talee su trecento metri quadrati di biostuoie per far rifiorire la Posidonia nei fondali antistanti il Comune di Monterosso. È il progetto presentato dalla International School for Scientific Diving “Anna Proietti Zolla”, che mira alla riforestazione di una zona all’interno dell’Area marina protetta dove la Posidonia era precedentemente presente prima che alcuni eventi – tra cui il deposito di una grossa quantità di sedimenti generati dalla terribile alluvione che nell’ottobre 2011 colpì pesantemente anche il borgo rivierasco – ne minassero la presenza. Il progetto nei giorni scorsi ha avuto il via libera da parte del settore Ecosistema costiero e acque della direzione generale Ambiente di Regione Liguria, che ha approvato piano e modalità di intervento proposti dall’associazione sulla base anche del parere favorevole del Parco nazionale delle Cinque Terre. Il progetto, della durata di tre anni, prevede l’immersione di biostuoie in tre zone del fondale antistante Monterosso: nell’arco del triennio saranno messe a dimora 30 biostuoie in fibra naturale di cocco su una superficie totale pari a circa 300 metri quadrati.

Successivamente alla posa delle stuoie sul fondale verranno messe a dimora circa 2.000 talee di Posidonia oceanica, organizzate in 100 nuclei di ricolonizzazione, che saranno reperite tra quelle naturalmente scalzate dalle mareggiate o da attività antropiche reperibili in siti di accumulo all’interno delle praterie di Posidonia oceanica "senza interferire – si legge nel documento approvato dagli uffici regionali – in alcun modo con le praterie esistenti". Previsto inoltre il monitoraggio nel tempo delle aree riforestate, che prevede la misurazione della densità dei fasci fogliari, la copertura percentuale delle aiuole trapiantate e la percentuale di sopravvivenza dei fasci. "È opportuno che la posa dei manufatti sia effettuata con particolari cautele – è la raccomandazione espressa dai tecnici regionali –. Le modalità di posa, che prevedono la stesura delle biostuoie da parte di operatori tecnici subacquei, avendo cura di non interessare aree caratterizzate dalla presenza di Posidonia oceanica e le relative attività di monitoraggio proposte, risultano adeguate. I siti di immersione delle biostuoie dovranno essere preventivamente concordati con l’Area marina protetta delle Cinque Terre".

mat.mar.