Porta Paita allo sprint Cinque Terre Ferries chiede la concessione

Verso la fruizione estiva della nuova frontiera della socialità. Istanza all’Authority "Volontà di fare da capofila di un pool di operatori individuati e da individuare".

Porta Paita allo sprint  Cinque Terre Ferries  chiede la concessione

Porta Paita allo sprint Cinque Terre Ferries chiede la concessione

Dalla manifestazione di interesse (risalente ad un anno fa) alla richiesta della concessione demaniale (avanzata il 13 marzo). Fa sul serio, e preme sull’acceleratore, la società Cinque Terre Ferries - armatrice del Lord Byron - per assumere la gestione di Porta Paita (5mila metri quadrati), nuova frontiera turistica e della socialità spezzina grazie all’infrastrutturazione finanziata dall’Autorità di Sistema Portuale, in fase di allestimento in esecuzione dell’appalto da 3,5 milioni di euro vinto dall’associazione temporanea di imprese costituita da Carlo Agnese e Cmc.

Ieri l’effetto indotto dell’istanza di Cinque Terre Ferries ad AdSP: l’apertura della procedura con evidenza pubblica; obiettivo: verificare l’esistenza di competitor, raccogliere eventuali osservazioni.

Chi vuole farsi avanti ha tempo fino al 17 aprile. Trascorso quel termine, la pratica continuerà il suo corso fino all’aggiudicazione della concessione a Cinque Terre Ferries che, associata alla Cna, intanto lavora all’allestimento di una squadra di operatori spezzini desiderosi a mettersi in capo per la gestione delle singole unità del complesso deputato al relax: cinque tra bar e chioschi (per un’ampiezza ognuno di 24 metri quadrati), tre ristoranti (con logistica tra cucina e tavoli al coperto per 54 metri in un caso e 48 negli altri due) con estensione di area conviviale esterna; un pub store per degustazione e vendita (di 24 metri quadrati); un locale per attività ricreative (anche questo di 24 metri quadrati); una pescheria (20 metri quadri) e, per finire, bagni e docce asservite alla zona solarium sul fronte mare, percorsi botanici, campetto da basket e arena per spettacoli e cinema all’aperto.

"Siamo già in rete con alcuni operatori locali interessati ma le porte, per esaminare la disponibilità ad assumere la gestione dei singoli box, sono ancora aperte. L’obiettivo è trovare la quadra con un pool di operatori spezzini che credono nelle potenzialità dell’area e vogliono giocare un ruolo da protagonisti, col valore aggiunto dell’orgoglio", dicono Andrea Maggi e Giovanni Minguzzi, il primo amministratore delegato, il secondo direttore della società controllata dalla Virtu Holdings Limited, con sede legale a Malta, di cui Maggi è socio di minoranza.

Angelo Mattellini, segretario regionale della Cna, rilancia, puntualizzando: "L’operazione non è targata Cna ma stiamo dando un impulso importante. Il percorso è passato e passerà da tutte le associazioni sulla base di una convinzione condivisa: occorre raccogliere la sfida".

Intanto a fine mese è previsto l’arrivo, da Rovigo, dei prefabbricati che saranno poi da connettere ai servizi e arredare al loro interno a cura degli operatori. "Ci auguriamo che tutto fili liscio per poter essere operativi prima dell’estate" dice Minguzzi.

Corrado Ricci