
L’allarme dell’idrometro chiude ancora una volta il ponte tra Brugnato e Borghetto, e in Val di Vara scatta il malcontento. Nella notte tra giovedì e venerdì, il superamento dei livelli di guardia del fiume Vara a Nasceto, rilevato dal sistema idrometrico regionale, ha fatto scattare il protocollo di sicurezza relativo al ponte sulla provinciale che unisce Brugnato e Borghetto Vara: un piano introdotto a seguito delle verifiche che avevano fatto emergere l’erosione delle fondazioni dei piloni dell’infrastruttura, causata dal fiume Vara. Una situazione verificatasi due volte in poco tempo, che ha scatenato il malcontento di molti residenti della vallata, e spinto il sindaco di Brugnato, Corrado Fabiani, a bussare alle porte della Provincia affinché venga attivato un tavolo tecnico istituzionale. "Ho sentito il presidente Peracchini, al quale ho chiesto l’avvio di un tavolo di confronto su questo tema che è motivo di malessere per i residenti, lavoratori e imprese della zona, perché produce ricadute negative sul nostro tessuto commerciale – spiega Fabiani – Dal punto di vista tecnico, credo necessario un confronto per verificare l’opportunità di rivedere i livelli idrologici legati alla chiusura del ponte e stabilire un cronoprogramma di lavori di manutenzione al ponte. Dal punto di vista istituzionale, credo sia doveroso attivarsi affinché vengano introdotte esenzioni e scontistiche per l’utilizzo dell’A12 da parte di pendolari e lavoratori in occasione della chiusura del ponte. Inoltre, si dovrebbero valutare interventi di miglioria sull’Aurelia". Al tavolo, auspicato dal sindaco dovrebbero sedersi Regione, Provincia, Comuni del territorio, Salt e Anas. Il ponte è stato poi riaperto ieri a metà pomeriggio.
mat.mar.