Polemiche da piazza del mercato: "Lavori a rilento e tanti disagi. Tassa del suolo pubblico? A rate"

Oltre 50 operatori dell’area danno vita a una nuova associazione, altri 35 pronti a entrare. Chiesta al Comune la dilazione del canone. "Costretti a fare la gincana in mezzo ai cantieri".

Polemiche da piazza del mercato: "Lavori a rilento e tanti disagi. Tassa del suolo pubblico? A rate"

Polemiche da piazza del mercato: "Lavori a rilento e tanti disagi. Tassa del suolo pubblico? A rate"

"Ci vuole più tempo per sistemare piazza del mercato di quello che c’è voluto per edificare il Colosseo!" Gli anziani seduti sulle panchine di piazza Cavour osservano con uno sguardo tra il sornione e il divertito l’evoluzione dei lavori di riqualificazione. Sono un gruppetto di dieci, ogni mattina stesso rituale: caffè, giornale - due copie in condivisone - e chiacchiere sui massimi sistemi in attesa che le mogli ritornino dai banchi con la borsa della spesa. "È davvero un peccato - dice il signor Giovanni - che la piazza non sia ancora a posto dopo tutto questo tempo. Sembra la storia della tela di Penelope". Come la moglie di Ulisse il giorno tesseva il sudario di Laerte per poi scucirlo durante la notte, così ad alcuni appare la vicenda del rinnovamento di Piazza Cavour. Atteso e annunciato ma sempre posposto, impossibile da vedere nel suo completamento. Una situazione che lascia delusi soprattutto i protagonisti quotidiani del mercato, quegli operatori che con i loro banchi carichi di frutta, verdura e pescato del giorno contribuiscono a rendere questo luogo uno dei cuori pulsanti della città.

"Abbiamo costituito una nuova associazione - dichiara con l’energia che lo contraddistingue il verduraio Bryan Herdocia - che conta già 52 adesioni. Altri 35 ambulanti sono pronti ad entrarvi a maggio, quando si terranno le elezioni per rinnovare gli organi direttivi, ma già condividono le nostre posizioni. La maggioranza degli operatori della piazza si mobilita, non per fare polemica ma unicamente per trovare una soluzione a dei problemi che da troppo tempo non vengono affrontati in maniera organica". Il nuovo sodalizio (Associazione mercato ambulant) punge l’amministrazione comunale ma al contempo tende la mano. "La polemica di per se stessa – sottolinea Alessandro Valli, titolare di un banco specializzato nella vendita di salumi e formaggi – non serve a nessuno. Noi non siamo schierati politicamente e non vogliamo essere strumentalizzati da nessuno. Quello che ci preme è unicamente essere messi nelle condizioni di poter lavorare nelle migliori condizioni possibili, cosa che adesso purtroppo non è garantita". Valli indica gli scalini già presenti nella pavimentazione da poco rifatta e sale con entrambi i piedi sulle mattonelle che ancora attendono di essere sistemate. "Ci si può surfare sopra, tanto il piano è disconesso. Proprio pochi giorni fa una signora è scivolata. Abbiamo proposto di sostituire il pavé con un impiantito regolare, ma ci hanno riposto che non è possibile. Essere costretti a fare lo slalom tra continui cantieri e correre il rischio di inciampare su una superficie insidiosa ci procura un danno a livello di vendite". La situazione non è facile per tanti motivi precisa Herdocia, ma sicuramente un contesto di questo tipo sembrerebbe proprio non aiutare. "Abbiamo inoltrato una richiesta formale al Comune perché venga concessa, come l’anno passato, la rateizzazione del pagamento della tassa sul suolo pubblico in dieci soluzioni". Una proposta che però l’amministrazione pare intenzionata a non concedere. "La giunta - dichiara l’assessore al commercio Marco Frascatore - è sempre attenta alle esigenze della piazza, ma oggettivamente accordare un ulteriore dilazionamento rispetto alle quattro rate già previste risulta difficile. Nel 2023 questa concessione è stata possibile per via dei lavori che hanno insistito nella piazza lungo il corso dell’intero anno, mentre nel 2024 gli interventi termineranno i primi di luglio. Un ambulante in media paga 1850 euro all’anno, 115 euro al mese. Nonostante la rateizzazione in 9 soluzioni accordata nel 2023, alle casse comunali mancano ugualmente 87 mila euro di introito dovuto".

VCG