
Sei minorenni denunciati al Tribunale di Genova per aver picchiato un coetaneo
La Spezia, 6 settembre 2021 - In sei contro uno, tutti ragazzi di 17 anni che frequentavano un liceo cittadino. Hanno immobilizzato la vittima per prenderla a pugni e schiaffi. Anche calci nei genitali, inferti con violenza dall’unica donna del gruppo. Al punto da far svenire il malcapitato. Non si può neppure definirlo un atto di bullismo, ma una spedizione punitiva in piena regola. Al giovane i pugni e gli schiaffi hanno procurato vistose escoriazioni ed ecchimosi sul volto, ma sono stati i calci vigliaccamente sferrati a ripetizione nei genitali, mentre lui non poteva opporre resistenza, senza alcuna esitazione o remora, in particolar modo dalla ragazza, che gli hanno provocato gravi lesioni a questa delicatissima parte del corpo. La vittima aveva perso completamente i sensi e i suoi 'carnefici' lo avevano lasciato in terra esanime.
Vittima del grave episodio, accaduto il 9 dicembre 2019 su una scalinata che unisce il centro della Spezia alla zona residenziale dei colli, è un ragazzo di buona famiglia. I responsabili sarebbero altri sei giovani spezzini di 17 anni, tra cui appunto una ragazza. Sarebbe stata proprio lei, secondo l’accusa, a colpire con dei calci nelle parti intime il ragazzo, mentre gli altri lo tenevano immobilizzato. Per questo, in seguito alle indagini condotte dalla squadra mobile, nei confronti dei sei giovani pende la richiesta di rinvio a giudizio davanti al tribunale dei minori di Genova. Non solo, per i gravi danni fisici e psicologici procurati al figlio, i genitori hanno chiesto un risarcimento danni di 90mila euro ai genitori dei sei minori per le gravi lesioni volontarie inferte dai loro figli. Si sono rivolti al loro avvocato di fiducia Davide Bonanni, che ha recapitato la richiesta risarcitoria per un danno biologico valutabile in responsabilità civile al 18%: nel dettaglio, un danno fisico all’8% e un danno psichico al 10%, come da documentazione medico-legale.
Tutti i protagonisti della vicenda, all’epoca, frequentavano un liceo spezzino. I sei minori avevano ideato un piano affinché il ragazzo venisse 'punito'. Non si sa bene per cosa, ma i motivi sarebbero futili. Ed ecco quindi entrare in gioco il bullismo. Tutto sarebbe testimoniato da prove raccolte dalla Procura della Repubblica, tra cui alcuni file audio dove i sei diciassettenni si esaltavano tra di loro e commentavano: "Lo abbiamo conciato davvero bene". Le modalità utilizzate per determinare le lesioni sono state particolarmente odiose. Nello specifico, secondo la ricostruzione effettuata della sezione minori della squadra mobile, il ragazzo nell’ultima fase dell’aggressione sarebbe stato tenuto in piedi da uno dei sei giovani che lo tratteneva da dietro, all’improvviso sarebbe stato allontanato con uno spintone al grido di andarsene, a quel punto la vittima, dopo l’ennesima aggressione ed umiliazione, aveva perso i sensi.
Quando si era ripreso ed era tornato a casa, i genitori stentavano a credere quanto fosse successo. Anche perché alcuni dei sei aggressori, compresa la ragazza, erano soliti frequentare l’abitazione della vittima. In seguito alla denuncia e alle indagini della polizia, la ragazza si sarebbe giustificata dicendo di essere stata a sua volta spintonata dalla vittima. Una versione che però non convincerebbe affatto gli inquirenti. Da qui, in seguito alla chiusura delle indagini, la richiesta di rinvio a giudizio davanti al tribunale dei minori di Genova, considerando che all’epoca dei fatti i sei ragazzi, anche se ora sono tutti maggiorenni, avevano 17 anni.