"Peracchini più realista del re" Al ministero aria di bocciatura

"Peracchini più realista del re"  Al ministero aria di bocciatura

"Peracchini più realista del re" Al ministero aria di bocciatura

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Il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara per ora tace sul caso spezzino, il sottosegretario Paola Frassinetti aveva invece già fatto sapere il suo parere sul caso Venezia, analogo a quello spezzine seppur l’affondo anti regolamenti carriera alieas, proveniva da due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia : "La politica non interfersisca con le scuole". C’è nè quanto basta per indurre l’avvocato Paolo Bufano, esponente del Pd, ad argomentare: "Dalla vicenda del Capellini Sauro si evince con chiarezza che la Destra peracchiniana è più realista del re (anche se verrebbe da dire ‘più ducesca del duce’).

A dispetto delle inorridite reazioni di una lunga lista di presidi, delle forze democratiche e anche solo di chi abbia qualche minima nozione di diritto costituzionale e sul riparto delle competenze amministrative, Peracchini - forse nel tentativo di rabbonire l’ultras Cenerini - ha chiesto al ministro Valditara (come deliberato dalla sua maggioranza consiliare) di spezzare le reni al Consiglio d’istituto del Capellini Sauro (reo non è ben chiaro di cosa) e di “ristabilire la legalità”".

Cosa accadra? Bufano si lancia in previsioni: "Stavolta, forse, Peracchini non verrà accontentato dalla Destra alla quale ha trovato vantaggioso reggere lo strascico e il lume".

Il riferimento è appunto e al sottosegretario Frassinetti (FdI), che ha "fatto scudo all’autonomia scolastica" preso le distanze dai due compagni (?) di partito e invitato i partiti a non interferire su vicende di competenza di amministrazioni sottratte al loro sindacato" rileva l’esponente del Pd, che traccia anche un affresco del numero due del ministero dell’Istruzione: "Insomma, una sottosegretaria di Fratelli d’Italia che partecipava alle ‘parate nere’ non autorizzate contro l’Anpi e che nega la matrice fascista della strage di Bologna a dispetto di sentenze definitive, ha un equilibrio istituzionale e un senso della misura assai superiori a Peracchini. Che invece è appunto più realista del re".

Il rilievo si spinge anche ai "raffinati giuristi peracchiniani" là dove sostengono che la scuola è un ente che deve rispettare le regole del diritto pubblico. "Sarebbe troppo facile replicare che proprio perché – dal 2000 – sono stata riconosciute loro la personalità giuridica e l’autonomia, le istituzioni scolastiche sono oggi più affrancate che mai dalle velleità podestarili dei vari Cenerini & C.".