REDAZIONE LA SPEZIA

Pensionato redige i turni Rivolta sindacale in Atc

Il ricorso alla consulenza perché l’addetto è in malattia e non c’è sostituto "L’azienda non può andare in affanno per l’assenza di una sola persona"

Da lunedì i ritmi quotidiani inizieranno ad assumere i profili dell’autunno. La ripresa della scuola, la fine delle ferie e gli orari pieni di lavoro proietteranno già in una dimensione lontana dall’estate. Tutto pronto dunque per cambiare passo? Non proprio, almeno a giudicare dalla nuova, dura, presa di posizione delle associazioni sindacali assunta contro l’organizzazione aziendale e in particolare nei riguardi del direttore generale dell’azienda trasporti Atc che per risolvere una pratica in scadenza ha richiamato un ex dipendente ormai in pensione. Nelle ultime settimane i sindacati non hanno risparmiato critiche alla gestione del lavoro di Francesco Masinelli e l’ultimo episodio ha riacceso la brace della polemica. Infatti come sollecitato dai rappresentanti delle segreterie Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti l’azienda avrebbe già dovuto predisporre i turni di lavoro per ogni singolo lavoratore a partire da lunedì prossimo ma soltanto l’altro giorno si è proceduto alla stesura degli orari di servizio invernali. Quindi tutto a posto? Mica tanto. Infatti l’azienda di trasporti spezzina per redigere l’elenco dei turni ha chiesto aiuto all’ex responsabile della funzione di progettazione già in pensione. E dopo gli appelli lanciati affinchè si ponesse rimedio alla carenza del personale e al "pasticcio" degli stipendi versati in ritardo, le sigle sindacali sono tornate all’attacco lanciando un grido di allarme sull’organizzazione aziendale. "Siamo punto e a capo - scrivono le segreterie sindacali - e questa volta il direttore generale ha scelto addirittura di richiamare un pensionato per svolgere un servizio e consentire al personale di conoscere i turni di lavoro. Tutto ciò causato dall’assenza del responsabile attuale della funzione in malattia. Ci chiediamo come possa essere possibile che un’azienda come Atc Esercizio composta da circa 400 dipendenti vada in difficoltà a causa dell’assenza di un singolo dipendente. Questa scelta scellerata adottata dall’azienda in tutti i settori, basata sulla politica del risparmio non può pesare sui lavoratori per poi ricorrere costantemente alle consulenze, soprattutto a quale prezzo".

Massimo Merluzzi