FRANCO ANTOLA
Cronaca

Patron Perotti scende in campo per ‘Azione’ "Ma non mi candido. Faccio un altro lavoro"

Il numero uno di Sanlorenzo nell’esecutivo provinciale del partito di Calenda. "Voglio dare un contributo al territorio in cui opero"

di Franco Antola

"La politica? Guardi, il mio non è un cambio di professione, ho solo scelto di dare un contributo, a livello locale, a sostegno delle idee portate avanti da una persona seria e preparata come Carlo Calenda, niente di più. Ci eravamo conosciuti qualche anno fa a Genova in ambito Ucina (Confindustria nautica, ndr.) e da allora seguo con interesse la sua azione politica". Massimo Perotti, presidente e amministratore delegato di Sanlorenzo, punta di diamante della produzione nautica di alto bordo, esclude che dietro l’ingresso nel consiglio esecutivo di Azione si celino disegni o aspirazioni di candidature in vista di appuntamenti elettorali più o meno vicini. "Per carità, non è a questo che penso – si schermisce –. Non escludo nulla, ma oggi sicuramente non ho alcuna ambizione di questo tipo, faccio un altro lavoro ed è su questo che sono impegnato, senza rinunciare a dare il mio contributo nel territorio in cui opero".

Dunque, nessuna aspirazione su questo terreno. Ma perché ha scelto proprio Azione per entrare, in qualche modo, nella politica attiva?

"Perché Calenda ha alcuni pregi che io apprezzo in modo particolare: la serietà, etica e morale, e la competenza. E, mi creda, oggi è difficile trovare in giro persone preparate per rispondere alle esigenze della politica. Viviamo in un mondo integrato, caratterizzato, negli ultimi quindici anni, da una forte crescita tecnologica e i politici devono necessariamente studiare e prepararsi molto, cosa che non ho visto in giro. Anzi mi pare di cogliere un forte peggioramento in fatto di competenza e professionalità. E se mancano quelle, viene meno anche la serietà".

A cosa si riferisce in particolare?

"Non si può parlare di abbassamento del limite di pensione e promettere redditi a pioggia. Eppoi non mi piacciono i cambi di casacca, tantomeno sentir dire che bisogna tornare alla lira. Magari chi lo sostiene prende più voti, ma non fa certo il bene del Paese. E soprattutto questo non è un atteggiamento di serietà. Che invece vedo nell’azione di Calenda".

Sono stati i dirigenti di Azione a cercare lei, o viceversa?

"Come ho detto, seguivo Calenda e in quanto estimatore della sua formazione, ho ricevuto, come tutti, la proposta di dare il mio contributo. Ho risposto positivamente".

Quindi nessun altro interesse?

"Sicuramente no, almeno per adesso, un giorno chissà. Candidarmi a sindaco di Spezia? Per carità, mi sono mosso solo partendo dalla coscienza di dare un contributo al mio Paese e al territorio in cui opero".

Sanlorenzo è molto impegnato con le istituzioni locali sul fronte della formazione. Quali sono le vostre iniziative in programma?

"Stiamo lavorando intensamente con Giorgia Bucchioni e il Cisita, ma anche con il Comune della Spezia e l’assessorato regionale di Ilaria Cavo per sostenere l’hub formativo Its. Con la Marina militare e l’Autorità portuale ci stiamo impegnando per creare un tavolo pubblico-privato, coinvolgendo anche grandi aziende come Fincantieri, l’esigenza è quella di trovare spazi per le officine. C’è bisogno di figure tecniche e di equipaggi e le aziende fanno molta fatica a trovarli sul mercato, bisogna seguire l’esempio della Germania che avvia, subito dopo la formazione, i giovani al lavoro".

Che aree avete in mente di sfruttare?

"Aree che la Marina potrebbe dismettere, ma non solo, dove si potrebbero creare le strutture necessarie. C’è l’intenzione di dare risposta a questo problema e l’impegno non manca".

E sul fronte aziendale come vanno le cose?

"Abbiamo chiuso il bilancio 2020 con gli stessi risultati del 2019 e in questo siamo stati bravi. Il nuovo bilancio, che approderà in cda il prossimo 3 febbraio, si preannuncia molto buono. Non è il caso di scendere nei dettagli, ma verrà confermata una forte crescita".