Panigaglia, uno sguardo al futuro "Emissioni ridotte del 40 per cento"

Con la nuova Autorizzazione integrata la Provincia punta a limitare i livelli degli agenti inquinanti. Tutti gli impianti dovranno mantenere valori inferiori a 150 microgrammi al metro cubo di ossidi di azoto. .

Nuova Autorizzazione integrata ambientale per lo stabilimento Gnl di Panigaglia. A rilasciarla, ieri, la Provincia: il nuovo provvedimento deriva dalla necessità dell’ente di via Veneto di aggiornare e limitare livelli di emissione "in ragione della evoluzione delle norme ambientali e delle tecnologie disponibili sul mercato, ritenuto che le dinamiche emissive riscontrate nell’installazione siano tali da rendere necessaria la revisione dei valori limite di emissione fissati nell’autorizzazione precedente" anche a seguito dell’istanza dell’azienda che richiedeva la concessione per un intervento di riqualificazione dell’impianto. La nuova Aia fissa un limite massimo di emissione di inquinanti, in questo caso ossidi di azoto, su un livello di circa il 40% in meno di quello attuale, oltre a disporre una serie di nuove prescrizioni per la verifica dei dati. Il gestore potrà decidere di raggiungere i nuovi livelli di emissione anche grazie ad un programma di riqualificazione degli impianti del rigassificatore, ovvero la sostituzione dei vaporizzatori con macchinari più efficienti. La nuova classificazione prevede che in pieno esercizio tutti gli impianti debbano essere in grado di garantire limiti inferiori a 150 microgrammi al metro cubo di ossidi di azoto.

Negli ultimi anni i valori massimi rilevati, seppur in linea con quanto previsto dai criteri autorizzativi ed i limiti di riferimento, sono arrivati a 239 microgrammi al metro cubo. "Si tratta di un procedimento importante che riguarda una infrastruttura strategica nell’ambito del sistema di approvvigionamento energetico nazionale. Abbiamo raggiunto un risultato storico dal punto di vista della riduzione del 40% delle emissioni e, quindi, della tutela dell’ambiente – spiega il presidente Pierluigi Peracchini –. L’ammodernamento degli impianti, se l’azienda confermerà di voler seguire questa linea, gli accordi con la proprietà e il percorso seguito dai nostri uffici, hanno garantito di farci arrivare ad una definizione che soddisfa pienamente i requisiti necessari al fine di conseguire un livello elevato di protezione dell’ambiente".

L’Aia contiene le ulteriori disposizioni che garantiscono la protezione del suolo e delle acque sotterranee, le opportune disposizioni per la gestione dei rifiuti prodotti dall’impianto e per la riduzione dell’impatto acustico, nonché disposizioni adeguate per la manutenzione e la verifica periodiche delle misure adottate; per il futuro, l’impianto di Panigaglia sarà monitorato sia grazie ai report obbligatori emessi dallo stesso gestore, sia da controlli gestiti da Arpal per conto della Provincia.