REDAZIONE LA SPEZIA

Palmaria, il ‘no’ al Masterplan con...la poesia

Va avanti la mobilitazione di chi si oppone al progetto. Una proposta alternativa presentata alla rassegna ‘Lerici legge il mare’

Un’altra Palmaria rispetto a quella disegnata dal Masterplan? E’ possibile. Ne sono convinti i membri del comitato Palmaria Sì Masterplan No, che continuano fervidamente le loro attività per scongiurare il progetto che trasformerebbe l’isola principale dell’arcipelago spezzino nella Capri della Liguria. Questo l’auspicio del presidente della Regione Giovanni Toti, prontamente raccolto dal capo di gabinetto e sindaco di Porto Venere Matteo Cozzani: turismo di alto livello, lusso, servizi. L’opposto del volto odierno di questo paradiso selvaggio, che presenta sì delle zone di degrado da risanare, ma secondo il comitato deve, con qualche miglioria, tenere intatte la propria identità e la propria vocazione. E allora, mentre si attendono sviluppi dopo l’accoglimento della petizione accolta dalle istituzioni europee contro il Masterplan, vanno avanti le iniziative. Continuano ad ottenere riscontri le installazioni poetiche lasciate al Terrizzo e al Pozzale per sensibilizzare sul futuro di questi posti.

"L’intervento nasce come forza sociale con l’utilizzo dello spazio pubblico e della natura - spiegano – che si trasforma in teatro di denuncia a cielo aperto con versi o frasi poetiche, parole ricche di storia, colore, materiale naturale (legno e pietra), donato e lavorato dal mare e dalle intemperie ed è espressione del confliggere con un utilizzo della terra, così come della vita, che misura, espropria, colonizza, patriarcalizza, privatizza, violenta. È frutto di un lavoro di condivisione con la comunità, con la cittadinanza, che la ama, con le persone di ogni età che la visitano per turismo, proprio per il suo essere genuina e naturale". E in tanti stanno cogliendo l’invito a fotografare queste opere, per diffonderne tramite i social il messaggio di rispetto nei confronti dell’isola e del suo mare. "Vogliamo una Palmaria curata, libera, popolare, sottratta alla mano longa di chi vuole speculare, omogeneizzare e snaturare per farla diventare una piccola Capri" ribadiscono.

E, dopo aver detto ancora una volta no, i membri del comitato hanno messo ora l’accento sulla fase propositiva. Hanno scelto la rassegna "Lerici legge il mare" per questo nuovo step: nell’ambito della kermesse hanno presentato il progetto alternativo al Masterplan, ora in fase di avanzamento, che si propone di preservare l’equilibrio naturale dell’isola, promuovendone una fruizione per tutti, anche se in forma regolata per limitare l’impatto dei visitatori sulla natura, vivendo una piena immersione nella natura del Mediterraneo e di uno dei pochi angoli della Liguria risparmiati, o quasi, dalle betoniere, con l’affiancamento di occasioni di apprendimento.

"L’idea - spiegano - è quella di mantenere l’autenticità del paesaggio della Palmaria e delle sue peculiarità storiche, naturali e militari, secondo un modello virtuoso di economia sostenibile che, in collaborazione con i residenti e le associazioni del territorio, riesca a far convivere il rispetto dell’ambiente e dei valori culturali con la creazione di posti di lavoro qualificati e la conservazione dei tesori, storici e naturali, di questa meravigliosa isola. I beni demaniali passati in mano all’ente locale non devono essere tendenzialmente privatizzati e comunque andranno utilizzati per le funzioni ‘modello Parco’".

Chiara Tenca