Nel parco e sulle terrazze del castello saranno creati vari punti interattivi condotti da archeologi sperimentalisti e archeotecnici, personale didattico di musei e di parchi archeologici, e sperimentatori che, da anni, svolgono la missione di divulgare la preistoria e le antiche civiltà. Insomma, dopo due anni di pandemia con gli eventi soltanto online, torna con operatori e pubblico, al Museo del Castello di San Giorgio, il Paleofestival, il festival dell’Archeologia sperimentale divulgativa sul Mondo Antico, alla sua quindicesima edizione.
Sabato e domenica, dalle 15.30, via alle sperimentazioni archeologiche e agli insegnamenti ai bambini. Per i visitatori sarà possibile assistere a dimostrazioni di attività della preistoria e della protostoria, quali l’accensione del fuoco, la fusione dei metalli per realizzare spade e strumenti da lavoro, e di età romana, quali la tintura dei tessuti o l’intreccio dei vimini. Si potrà visitare l’accampamento celtico e si potranno incontrare gli antichi abitanti della colonia romana di Luni. Infine si potrà partecipare ai laboratori che riguarderanno l’utilizzo delle armi da getto per la caccia, la realizzazione di fibule in rame villanoviane, la lavorazione a sbalzo di una lamina votiva e di un sonaglio degli antichi Veneti. Si potranno realizzare statue stele, decorare tavolette villanoviane e coniare monete celtiche. Tra le novità di quest’anno il laboratorio di realizzazione di una sepoltura a cassetta dei Liguri apuani dotata di tutto il corredo funerario, il gioco del Kottabos dove cimentarsi in prove di abilità e la creazione di un mosaico romano con semi e legumi. Entrambi i giorni le attività culmineranno con il combattimento dei bambini contro i Celti! Anche quest’anno saranno inseriti i laboratori per gli adulti. Sabato la giornata si conclude con l’evento ‘Piazza Paleofestival... dove può accadere di tutto’, mentre dalle 19 alle 21 musica dal vivo e presentazioni di libri. Domenica, infine, spettacolo fiabesco. Info e prenotazioni (0187 751142-0187 727219 e email [email protected]).
Marco Magi