"Ospedale, meno posti letto e medici in fuga"

Franco Vaira, oncologo e consigliere di AvantiInsieme, accusa il centrodestra. "Serve un cambio di rotta, abbiamo 16 proposte"

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Oncologo, consigliere comunale di AvantInsieme e referente sanità della coalizione giallorossa che sostiene la candidatura di Piera Sommovigo: Franco Vaira approfondisce uno dei temi più sentiti dalla cittadinanza.

Come si spiega questo interesse rinnovato?

"Si tratta di un tema, per ovvie ragioni, molto sentito dalla cittadinanza; sono convinto che il giudizio che gli spezzini danno dei nostri servizi sanitari sia decisamente negativo, pur nella consapevolezza di avere pochi ma valorosi operatori: è un riconoscimento da parte degli utenti della professionalità e del loro impegno, ma al contempo si avverte un progressivo smantellamento della sanità pubblica a favore di quella privata".

Una percezione giusta o sbagliata?

"In oltre sei anni di governo regionale ed in quasi cinque anni di governo locale del centrodestra, il nostro ospedale ha perso 80 posti letto, una quarantina di infermieri, altrettanti medici. Abbiamo il 30% di operatori in meno rispetto alla media regionale, c’è una fuga continua di ottimi specialisti. Ancora qualche dubbio sulle responsabilità? Che la nostra città sia sempre stata la Cenerentola della Liguria in termini di addetti alla salute è un oggettivo, ma che la situazione è diventata assolutamente drammatica: il sindaco deve dare un cambio di rotta, ma non riesce".

La sanità, però, dipende dalla Regione: quali poteri ha in questo ambito?

"Ha il dovere di difendere la sanità pubblica spezzina ed evitare di barattarla con altri interessi, di farsi rispettare dal presidente della Regione, oltre che pretendere un riequilibrio delle risorse umane: non si può accettare che la nostra Provincia abbia la metà di medici per 1000 abitanti rispetto a Genova. Come è una scelta sua, ma non lo ha mai fatto".

Qual è la sanità auspicata da lei e dalla Sommovigo?

"Abbiamo stilato 16 concrete proposte operative, ma ancor prima è necessario coinvolgere associazioni degli utenti, sindacati, operatori, Ordini in un progetto ispirato ad un’idea di sanità condivisa. Soprattutto in questo ha fallito il centrodestra, non ascoltando e non inserendo nel processo decisionale chi lavora in prima linea".

L’ultima notizia importante in tema è quella del passaggio di Pediatria e Neonatologia del Sant’Andrea sotto il Gaslini: che ne pensate?

"Non siamo affatto contrari a questo progetto: se questa riorganizzazione ha l’obiettivo di razionalizzare e ottimizzare la rete ospedaliera pediatrica a favore delle periferie regionali, non possiamo che essere favorevoli. Stiamo parlando di un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblico, assoluta eccellenza internazionale. Occorre conoscere meglio i dettagli del progetto e scongiurare ulteriori decurtazioni delle prestazioni sanitarie effettuabili nel nostro ospedale. Visti i precedenti, fidarsi è bene, ma…"