Peracchini proroga l'ordinanza che 'frena' la movida

Visto l'aggravarsi del quadro epidemiologico dell'incidenza dei casi di Covid 19. Le regole dalle 21 alle 6

La movida cittadino

La movida cittadino

La Spezia, 16 ottobre 2020 – Continua il 'freno' sulla movida spezzina, come in molte città italiane. Il sindaco Pierluigi Peracchini, infatti, ha firmato l’ordinanza che dispone la proroga dei provvedimenti di contenimento del fenomeno movida. Il provvedimento fa seguito al Dpcm del 13 ottobre scorso che ha previsto fino al 13 novembre 2020 importanti restrizioni visto l’aggravarsi del quadro epidemiologico dell’incidenza dei casi Covid 19. Quadro che, per il Comune della Spezia, pur caratterizzato da un sensibile miglioramento, non consente allo stato di ritenere superate le criticità esistenti legate al fenomeno movida, determinate prevalentemente dall’abuso di sostanze alcoliche vendute per asporto senza limitazione di orario dai pubblici esercizi e, in misura prevalente, dagli esercizi di vendita alimentari.

Questo fenomeno, associato agli episodi di assembramento e all’abbandono delle bottiglie di vetro e alla loro frantumazione nelle zone della movida, principalmente nelle ore serali e notturne, determinano le note problematiche di rischio sanitario e di danni al decoro e al patrimonio culturale. Da qui l’ordinanza sindacale di proroga delle misure di contenimento del fenomeno movida: nelle serate del venerdì e del sabato, a far data da oggi, venerdì 16 ottobre e fino al 13 novembre 2020, nell’ambito territoriale tra via Aldo Ferrari, via Fiume (da via Monteverdi fino a piazza Saint Bon), via XX Settembre, galleria Spallanzani, via Crispi, viale Italia, passeggiata Morin e viale Amendola, dalle 21 e fino alle 6 è vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualunque gradazione e di bevande in contenitori di vetro; è ammessa invece la somministrazione di bevande alcoliche all’interno degli esercizi a ciò autorizzati, comprese le aree pertinenziali a ciò abilitate e attrezzate, temporaneamente autorizzate per l’occupazione. È inoltre disposta la chiusura alle 21 e fino alle ore 6 di tutti gli esercizi di vicinato, e le medie e grandi strutture di vendita alimentari.

Intanto i titolari dei diversi locali, soprattutto attraverso i social network, fanno sentire la loro voce, puntando il dito su autobus strapieni e altri luoghi dove comunque il coronavirus sta diffondendosi senza controlli.