REDAZIONE LA SPEZIA

Omaggio a Lorenzo Guani Il generale-eroe spezzino

Gli è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica italiana. La cerimonia all’anfiteatro di viale Alpi con l’abbraccio ideale della città

E’ sempre silenzioso, ma grande, il lavoro che le forze militari svolgono quotidianamente per il nostro paese. E così, silenzioso ma grande, è stato l’importante lavoro svolto per la patria dal generale di brigata Lorenzo Guani; tanto che ripercorrerlo è un po’ ripercorrere la storia stessa dell’esercito italiano e delle sue missioni. Spezzino di nascita classe ‘67, il 21 settembre 1987 è allievo ufficiale del 169° Corso all’Accademia Militare di Modena. Lungo è l’elenco delle città in cui ha prestato servizio, altrettanto lungo quello delle missioni che lo hanno visto protagonista sul campo professionalmente e umanamente. Dopo la missione in Bosnia Erzegovina, è stato uno dei pochissimi osservatori dell’ONU in Sudan e poi ancora impegnato in due missioni in Afghanistan, in Iraq e come comandante della base militare interforze a Gibuti. Trapunto di bandiere tricolori, ieri mattina l’anfiteatro spezzino di viale Alpi ha celebrato la vita e la carriera di un uomo come ce ne sono davvero pochi e di cui La Spezia e l’Italia intera possono vantarsi. Compagni, colleghi, amici, istituzioni lo hanno stretto in un caloroso abbraccio ideale che si è fatto concreto tra le braccia del suo Capocorso, ora che il generale è impegnato nuovamente in una missione altrettanto importante ed impegnativa. Ma come dietro ad ogni grande uomo è presente una grande donna affianco a Lorenzo è sempre stata la moglie Annalisa: " Oggi è un giorno di festa che ci rende felici e ringrazio, colleghi, compagni, amici, istituzioni e in particolare Giovanni Benassi promotore di questa iniziativa. Sono sempre stata accanto a mio marito, ho creduto in lui fin dal primo giorno, condividendo la sua vita da militare; viaggio non semplice ma meraviglioso e la giornata di oggi ne è la testimonianza".

Un momento anche solenne, quello di ieri in cui è stata conferita al generale l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana. Presenti, infatti, oltre ai colleghi del 169°corso, del CME Liguria e dell’85° Reggimento dove Lorenzo ha comandato il Battaglione a Verona; anche istituzioni e autorità: Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia, Stefania Pucciarelli, sottosegretario di stato al ministero della difesa, il generale di brigata Andrea Di Stasio, il prefetto Maria Luisa Inversini, il questore Lilia Fredella, Andrea Costa, sottosegretario di stato al ministero della salute. Presenti inoltre, le sezioni delle associazioni di carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza; croce rossa, marina militare e l’ associazione nazionale alpini, con un coro e una fanfara, specialità di appartenenza del generale.

Tra gli applausi parla Michele La Porta, oggi commissario della polizia locale di Segrate, con cui Lorenzo ha condiviso più anni: "Dopo l’accademia, dopo Torino, dopo i cortici di roccia e ghiaccio, siamo stati assegnati insieme a comandare il plotone a Merano e ci siamo ritrovati nella prima operazione Riace. Ho condiviso con Lorenzo non solo le camerette, le esercitazioni e i campi marcianti ma anche le gioie e i dolori e, soprattutto, l’amicizia. Sono orgoglioso di essere qui, oggi, per Lorenzo con i miei compagni di corso con i quali è rimasto un legame indissolubile e che sono come fratelli. Viva il 169°, viva l’esercito, viva l’Italia". Un omaggio di chi non è potuto essere presente sarà trasmesso, in un video montato da Roberto Celi, in occasione di una prossima celebrazione.

Alma Poggi