ILARIA VALLERINI
Cronaca

Occupazione luci e ombre: "Commercio, numeri ok"

Nel secondo trimestre scende di 11mila unità il numero di persone al lavoro "Industria manifatturiera in flessione. Importante puntare sulla formazione".

Dati positivi dal settore commercio (foto d’archivio)

Dati positivi dal settore commercio (foto d’archivio)

L’occupazione in Liguria nel secondo trimestre del 2025 segna un risultato positivo: salgono gli occupati di 640mila unità in più, contro le 627mila registrate nello stesso periodo del 2024. L’incremento è del 2,1% superiore alla media delle regioni del Nord-Ovest, grazie all’occupazione femminile che, in terra ligure, sta trainando la crescita passando da 274mila a 288mila unità. Aumentano sia i dipendenti (da 490 mila a 495 mila) sia gli indipendenti (da 137 mila a 146 mila). Il confronto congiunturale però racconta una dinamica diversa: rispetto al primo trimestre del 2025, gli occupati risultano in calo di circa 11 mila unità. Guardando ai settori, emergono andamenti differenziati: Industria manifatturiera (escluse costruzioni): in flessione da 98 mila a 87 mila addetti; costruzioni: in crescita da 45 mila a 53 mila unità (+8 mila) e commercio, alberghi e ristoranti con un balzo da 127 mila a 146 mila occupati, con un aumento di 11 mila dipendenti (da 90 mila a 101 mila) e degli indipendenti (da 37 mila a 45 mila). E’ questa la fotografia scattata dai dati Istat. "Un segnale importante per una regione che ha bisogno di rilanciare la propria identità economica e sociale – commenta il segretario generale Cisl Liguria, Luca Maestripieri– La crescita occupazionale nei settori delle costruzioni (+8 mila) e del turismo e commercio (+19mila) evidenzia una capacità di tenuta e di adattamento del territorio".

Dati che mostrano un quadro economico luci e ombre. "Rispetto al primo trimestre 2025 gli occupati risultano in calo di circa 11mila unità, a conferma di una fragilità strutturale del mercato del lavoro. A questo si aggiunge la flessione dell’industria manifatturiera, che perde oltre 10mila addetti in un anno, segnalando una contrazione preoccupante di un comparto strategico". E nonostante i segnali di crescita ci siano, il segretario generale Cisl "richiama l’attenzione su tre punti decisivi per la qualità e la stabilità dell’occupazione in Liguria: lavoro sicuro, stabile e qualificato". Il primo punto per Maestripieri è il contrasto al precariato che serve a garantire "stabilità contrattuale e prospettive di lungo periodo ai lavoratori, in particolare nei settori a forte stagionalità". A seguire, la sicurezza sul lavoro, ovvero "il rafforzamento della prevenzione e della tutela della salute dei lavoratori, che deve andare di pari passo con l’aumento dei cantieri e delle attività nei servizi". E infine, formazione e competenze poiché "la trasformazione dell’economia richiede investimenti seri in formazione".