MATTEO MARCELLO
Cronaca

Nucleare, primo passo verso la fusione. Svelato il super magnete di Asg

La Sepzia, componente principale del progetto Dtt portato avanti nel centro di ricerche Enea di Frascati. Malacalza: “Lavori in cantiere fino al 2029, siamo arrivati a un punto di svolta in queste tecnologie”

Operai impegnati nella realizzazione del primo magnete del Divertor Tokamak Test

Operai impegnati nella realizzazione del primo magnete del Divertor Tokamak Test

La Spezia, 27 maggio 2025 – C’è un cuore magnetico spezzino nel progetto DTT – Divertor Tokamak Test – la macchina sperimentale tutta italiana in costruzione presso il Centro ricerche Enea di Frascati, che ha l’ambizione di produrre energia pulita, sicura e illimitata attraverso la fusione nucleare. Nella città che avrebbe potuto essere centro di tutta la sperimentazione – La Spezia si candidò nel 2018, ma scelsero la città laziale – è la Asg Superconductors della famiglia Malacalza a dare lustro al polo tecnologico spezzino, protagonista di un progetto all’avanguardia che vede il Paese in prima linea sui progetti di fusione nucleare. Ieri mattina, in via Valdilocchi, la presentazione alla presenza del ministro del Mase, Gilberto Pichetto Fratin, del primo dei diciotto magneti che saranno realizzati dall’azienda specializzata in tecnologia superconduttiva per energia e medicale.

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Un tecnico di Asg Superconductor supervisiona lo spostamento del super magnete – oltre sei metri di altezza per sedici tonnellate di peso – realizzato alla Spezia

Con oltre 6 metri di altezza e 16 tonnellate di peso, il magnete superconduttore rappresenta il vero e proprio ‘cuore’ tecnologico del progetto: al suo interno tecnologie costruttive all’avanguardia e materiali innovativi assicureranno il contenimento dei 33 metri cubi di plasma a una temperatura di oltre 100 milioni di gradi. Un progetto che, declinato sul territorio, significa lavoro fino al 2028, se non oltre. “Per noi la commessa andrà avanti fino al 2029 per costruire tutti i 18 magneti – spiega Davide Malacalza, presidente di Asg Superconductors –. C’è un punto di svolta in queste tecnologie in questo momento, sia nella fusione che nella fissione”.

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Il ministro Gilberto Pichetto Fratin vicino al primo super magnete del progetto DTT costruito dalla Asg Superconductors

L’azienda non ha peraltro escluso eventuali ulteriori partecipazioni alle gare che verranno bandite successivamente per la produzione di ulteriori componenti del DTT. “L’auspicio di Asg – ha aggiunto nel corso della presentazione Marco Nassi, amministratore delegato di Asg Superconductors – è di poter sviluppare e produrre in questo stabilimento anche le sei bobine elicoidali e il solenoide centrale, che saranno oggetto di gare future. Il progetto Dtt permette all’Italia di tenere il passo con i Paesi europei, ma faccio un appello alla pubblica amministrazione, ai centri di ricerca, alle grandi industrie pubbliche e private, affinchè investano nello sperimentare alcune delle tecnologie che abbiamo sviluppato. Mi riferisco – dice Nassi – a quelle che hanno il potenziale per rivoluzionare interi settori, nell’ambito della trasmissione di energia e gestione delle reti elettriche, e in ambito medicale. Quello di cui abbiamo bisogno è supporto alla fase di collaudo e qualificazione degli impianti pilota in condizioni reali di esercizio. Altrimenti l’innovazione rischia di rimanere chiusa in queste quattro mura. Certo, questo richiede coraggio, ma bisogna avere la capacità di guardare al vantaggio che può dare essere primi e che può generare valore”.

Il progetto DTT prevede un investimento complessivo superiore ai 600 milioni di euro e si stima possa generare un impatto economico e occupazionale pari a circa 2 miliardi di euro. “La realizzazione del primo magnete toroidale segna una tappa fondamentale non solo per la nostra macchina sperimentale ma per l’intera filiera della fusione in Italia. È il frutto di un lavoro straordinario: un concentrato di innovazione, precisione ingegneristica e know how che pone il nostro Paese tra i protagonisti della fusione nucleare come fonte di energia pulita e sostenibile” ha detto Francesco Romanelli, presidente DTT, mentre per Giorgio Graditi, direttore generale Enea, “Siamo particolarmente orgogliosi di contribuire, con le nostre competenze e infrastrutture, a questo risultato che rappresenta un importante passo in avanti nella roadmap per la realizzazione della facility DTT e in generale per l’energia da fusione”.