REDAZIONE LA SPEZIA

"Non rubiamo, facciamo parkour"

I ragazzini scambiati per ladri praticavano la disciplina metropolitana

Immagini del ‘parkour’, la disciplina metropolitana

La Spezia, 14 aprile 2015 - IL LORO FARE acrobatico ha destato non poca preoccupazione tra i passanti e vicini di casa, che si sono trovati di fronte ai loro occhi due giovani che scavalcavano con agilità i cancelli delle abitazioni, tra via Crispi e via Re di Puglia, nel centro cittadino. E gli abitanti, già sul chi va là per i continui topi d’appartamento, e per il terrore di ricevere visite indesiderate, non hanno esitato a contattare le forze dell’ordine. E così i carabinieri della Spezia, domenica mattina verso le 11.30, si sono diretti nella zona segnalata, notando due ragazzi con gli zainetti sulle spalle mentre si arrampicavano sui cancelli di ferro. Ma all’alt dei militari non hanno manifestato alcuna resistenza, anzi con tutta tranquillità hanno spiegato cosa stavano praticando: il “parkour’’, disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ’90, che consiste nell’eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo presente, con la maggior efficienza di movimento possibile, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante, naturale o urbano, attraverso volteggi, salti, equilibrio, scalate, arrampicate. Altro che furti in abitazioni... i due, minorenni, dei quali uno spezzino di 17 anni e un 15enne straniero ma residente alla Spezia, si stavano solamente divertendo. Naturalmente senza offrire alcuna spiegazioni alle persone che assistevano, increduli, alle loro azioni. I carabinieri della radiomobile non hanno quindi potuto far altro che salutare i due ragazzi, raccomandando loro prudenza in quella disciplina, che sebbene possa regalare adrenalina allo stato puro, si presenta particolarmente pericolosa. I due non rispondono dunque di alcun reato, non avendo i proprietari delle abitazioni presentato denuncia per violazione della proprietà privata. Certo è che quella sorta di attività ha destato davvero timore tra passanti e vicini, credendo che i ragazzi si introducessero rapidamente all’interno dei giardini per poi entrare nelle case e mettere in atto qualche furto. Invece, il “parkour’’ sembra essere diventato di moda anche qui da noi: a Sarzana sembra esistere una “palestra’’ per la pratica della disciplina, forse inusuale, ma che sta letteralmente prendendo spazio tra le giovani generazioni.

Laura Provitina