REDAZIONE LA SPEZIA

Non meno di 3.500 euro di spesa per un lavoro fin troppo snobbato

I titolari di scuola guida spiegano il percorso. Ma in pochi ci scommettono

Ma come si diventa autisti professionali? La formazione è un percorso abbastanza complesso e impegnativo, oltre che piuttosto oneroso come confermano gli addetti ai lavori, in questo caso gli operatori delle autoscuole. "Per proporsi ad un’azienda come autista servono le patenti di categoria superiore – spiega Enio Bigiolli, titolare di autoscuola e membro direttivo Confartigianato –: la patente C, che si può conseguire a 21 anni compiuti e che abilita alla guida dei ‘camion’, e la E, cioè l’estensione che permette il traino di rimorchi e semirimorchi non leggeri. Sono patenti che si conseguono in circa due mesi, sostenendo un esame teorico e un esame pratico su veicolo specifico. Prima grazie alla leva obbligatoria molti alla Spezia conseguivano le patenti durante il servizio militare e una volta usciti potevano lavorare come autisti". Non solo. "Per chi vuole fare l’autista di professione di merci o passeggeri – aggiunge Giacomo Rosa, titolare Autoscuola Italia e formatore nei corsi professionali – non è sufficiente possedere la relativa patente di guida, C, C+E, D, D+E, poiché è richiesta anche la Carta di qualificazione del conducente, nota come Cqc. Si tratta di una abilitazione entrata in vigore con una direttiva europea nel settembre 2008-2009. Il Corso Cqc che organizziamo in convenzione anche per Confartigianato dura 130 ore di teoria e 10 ore di pratica".

A conti fatti, per conseguire le due patenti professionali C e E e il Cqc ed essere quindi pronti per proporsi come autista nel settore la cifra da sborsare si aggira intorno ai 3.500 euro e, come rilevano le organizzazioni di categoria, le famiglie che fanno conseguire questi titoli ai figli in vista di una possibile assunzione non sono molte.

F.A.