
Noleggio barche, tutto bloccato Attività nell’area marina protetta Ora il Tar ‘congela’ la graduatoria
Il bando di gara non era stato sospeso, nonostante il tentativo di alcuni imprenditori che si erano rivolti al Tar per veder annullata la gara pubblica e che, contestualmente, avevano chiesto la sospensione degli atti. La graduatoria stilata dal Parco nazionale delle Cinque terre proprio all’esito di quel bando, invece, è stata ‘congelata’. Non c’è pace per il bando per l’assegnazione delle autorizzazioni all’esercizio delle attività di locazione e noleggio di unità da diporto all’interno dell’Area Marina Protetta delle Cinque terre. Proprio il Tar, nei giorni scorsi, ha infatti accolto la richiesta di sospensiva presentata da un gruppo di imprese rimaste escluse al termine della gara indetta dal Parco, bloccando l’efficacia degli atti con cui lo scorso 20 e 21 giugno l’ente di Manarola aveva concluso il procedimento amministrativo, indicando le aziende che si erano aggiudicate l’autorizzazione a operare nell’Area Marina Protetta, e quelle escluse. Due i ricorsi presentati al tribunale amministrativo. Nel primo, presentato dall’avvocato Daniele Granara, viene chiesto l’annullamento delle due determine con cui il Parco ha approvato le graduatorie, nonché della stessa graduatoria e dell’elenco delle imprese escluse dalla commissione giudicatrice; presentata inoltre una richiesta di risarcimento per i potenziali danni patiti dalle imprese.
Il secondo ricorso è stato presentato dai legali Andrea Blasi e Andrea Bergamino, e chiede l’annullamento della determina del Parco, del disciplinare integrativo al regolamento dell’Area Marina Protetta, e del bando di gara. Identiche le motivazioni che hanno portato i giudici del tribunale amministrativo ad accogliere l’istanza di misure cautelari e a congelare l’efficacia dei provvedimenti del Parco, con i giudici a sottolineare come "sussista una situazione di estrema gravità e urgenza tale da non consentire la dilazione fino alla data della camera di consiglio avuto riguardo, da un lato, alla esclusione dalla procedura e dall’altro alla perdita immediata di validità ed efficacia delle autorizzazioni provvisorie rilasciate ai sensi della delibera di giunta esecutiva (del 16 marzo 2023; ndr), con conseguente impossibilità per i ricorrenti di svolgere ulteriormente la propria attività". I giudici hanno fissato per il prossimo 19 luglio la trattazione nel merito del ricorso: fino ad allora, tutti i provvedimenti legati al bando rimarranno sospesi.