Nicosia da Sunspace con il suo romanzo ’Gli eroi si baciano’

Appuntamento con lo scrittore stasera alle 19 negli spazi di via Sapri. La presentazione del libro sarà coordinata dalla giornalista Tenca.

Nicosia da Sunspace  con il suo romanzo  ’Gli eroi si baciano’

Nicosia da Sunspace con il suo romanzo ’Gli eroi si baciano’

Il titolo glielo ha ispirato la canzone-capolavoro di David Bowie: calza a pennello sui protagonisti del suo libro, che pagina dopo pagina dipinge un affresco generazionale. Si chiama ’Gli eroi si baciano’ il romanzo di Filippo Nicosia, scrittore e autore televisivo originario di Messina che ha trovato una seconda casa a Firenze, terra di progetti e bellezza.

L’autore sarà ospite questo pomeriggio alle 19 nel Sunspace di via Sapri 68 alla Spezia, dove dialogherà con la giornalista Chiara Tenca. Per la prima volta in zona, "contentissimo di visitarla", racconta di Cecilia, Suman, Bernardo, Marcella, Jérôme e gli altri: tutti figli di una generazione nata fra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta alle prese con esistenze spesso solitarie, delusioni, dipendenze, ma capaci di restare in piedi, nonostante tutto. Personaggi in chiaroscuro che potrebbero far parte delle esistenze di ognuno di noi. "Sono dei cani sciolti – spiega l’autore –: gente che non può contare, a differenza dei genitori, sulle reti sociali, il lavoro sicuro, i soldi. Per me, però, sono tutti personaggi positivi perché sono inseriti in un mondo in cui provano comunque a farcela da soli. Nessuno di loro è integralmente buono o cattivo e io non li giudico: si tratta di persone che come tutti noi sono incappate negli errori. Insomma, il titolo gioca sull’idea di pensare all’eroe modello kalòs kai agathòs, mentre davanti ci si trovano figure fragili". E proprio l’errore, per Nicosia è centrale. "La giovinezza è una scintilla di cui ricordarsi nelle età successive per non mollare, ma anche in cui si sbaglia: succede ai giovani di oggi come a quelli del mio romanzo, perché è l’età in cui si deve farlo. Solo in questo modo da adulti ci si può trovare a fare bilanci senza rimpianti". La penna di Nicosia regala sprazzi di vita cinematografici, in cui il lettore si può immedesimare quasi senza filtro. "Io scrivo per immagini ed azioni: descrivo, perché ci si possa trovare immediatamente nelle mie pagine, sentire gli odori, vedere le azioni dei miei personaggi. Il pensiero va in secondo piano, l’idea è quella di farli vivere, vedere e muovere, con una narrazione che è movimento e ritmo".

Senza dimenticare la poesia: una "ginestra", una "siepe", un "vento fugace" che è un momento, ma può durare secoli. Mentre lo contattiamo dalla redazione, Nicosia è immerso nei volumi della libreria Malaparte che ha fondato a Firenze: esperienza ripetuta con la Colapesce a Messina e con un esperimento itinerante. "Il libraio, circondato da scaffali pieni di libri è dentro un universo. È il lavoro più bello del mondo, a servizio degli altri, che ci mette la faccia". E lo scrittore non lo è? "No, quello è un artista che crea, come facevano gli artigiani del Rinascimento".