Il borgo visto dai ragazzi: un cinema, una fumetteria, una discoteca e tanti luoghi di ritrovo. Giovani adulti di domani immaginano una città a loro misura. Si è svolta venerdì la presentazione del progetto "Abitare il Paese – La cultura della domanda: i bambini e i ragazzi per un progetto di futuro", promosso dal consiglio nazionale degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori in collaborazione con il centro Loris Malaguzzo della Fondazione Reggio Children. Il progetto, a carattere nazionale, è stato condotto dall’ architetto e tutor Maya Azzarà, appartenente all’ordine professionale di Spezia, e ha coinvolto ragazze e ragazzi delle classi 2A e 2B del tempo prolungato della scuola secondaria di Arcola ,insieme alle insegnanti Laura Truisi e Stefania Susca. Il focus di questa terza edizione è la "città- scuola": un progetto immaginato dai bambini in cui narrano ciò che vorrebbero trovare nel luogo in cui vivono, fornendo, attraverso le loro idee, lo spunto per la pianificazione di un intervento educativo che si estenda oltre le mura scolastiche. "I bambini hanno dapprima individuato i luoghi del territorio arcolano per loro più significativi – spiega l’assessore Sara Luciani (in foto) – quegli spazi condivisi nei quali vivono quotidianamente esperienze e relazioni; in questo contesto d’appartenenza, i ragazzi hanno poi inserito il proprio progetto di Arcola-Romito a misura di adolescente". Presenti oltre la dirigente scolastica Stefania Camaiora, il vicesindaco Gianluca Tinfena e l’assessore all’Istruzione Sara Luciani davanti ai quali Claudio Balduzzi, Sara Battini, Emma Caponi, Beatrice Ferrari, Irene Minniti, Mattia Mudò e Santino Sicilia hanno spiegato gli elaborati e raccontato l’esperienza dell’attività svolta.
Cronaca"Nel nostro borgo vogliamo cinema, fumetteria e una... discoteca"