Navi militari da demolire. Evoluzioni nel golfo per l’ultimo viaggio. Libeccio in ’pensione’

Quattro unità in disarmo sono state vendute a un cantiere turco. La storica fregata sulla rotta della dismissione dopo 40 anni di servizio.

Navi militari da demolire. Evoluzioni nel golfo per l’ultimo viaggio. Libeccio in ’pensione’

Navi militari da demolire. Evoluzioni nel golfo per l’ultimo viaggio. Libeccio in ’pensione’

Hanno formato grandi equipaggi e ottimi comandanti, protagoniste di missioni che hanno dato lustroal Paese. Ma il tempo passa per tutti, e dopo decenni di onorato servizio è giunto il momento dell’ultimo viaggio, quello verso della demolizione. Il golfo spezzino in questi giorni è teatro delle operazioni che porteranno quattro unità navali dismesse in un cantiere di Aliaga, in Turchia, per essere demolite. Si tratta delle fregate Artigliere e Bersagliere e dei sommergibili Marconi e Da Vinci: quest’ultimo, per anni è stato al centro di un progetto per la sua musealizzazione che tuttavia non si è mai concretizzato. In disarmo da anni, e ridotti a galleggianti all’ormeggio negli anfratti della darsena della Base navale, per le due navi e i due sommergibili venerdì avrebbe dovuto essere il giorno dell’ultimo viaggio. Ad attenderli, al largo del Tino, la Seaway Albatross, una nave semisommergibile progettata per il trasporto di grosse navi e strutture, capace di ’affondare’ e poi riemergere, così da facilitare il fissaggio delle imbarcazioni sul ponte. Tuttavia, il maltempo ha costretto a fermare le operazioni e a rinviarle a tempi più miti: le quattro unità navali avevano già abbandonato la base militare – trainate dalle unità dei Rimorchiatori Spezzini –, uno dei sommergibili aveva già raggiunto la grande nave per essere ancorato al ponte, quando il peggioramento delle condizioni meteo ha convinto il responsabile delle operazioni a stoppare tutto per questioni di sicurezza, obbligando i quattro galleggianti a fare ritorno nelle acque dell’Arsenale. La nave si trova ancora al largo del Tino, in attesa di poter replicare probabilmente all’inizio della prossima settimana. Il trasferimento in Turchia dei quattro galleggianti venduti fa parte di un piano di alienazioni che riguarda anche altre tre unità in disarmo ormeggiate nella Base navale: il sommergibile Di Cossato e le fregate Maestrale e Scirocco. Nel frattempo, a breve andrà in pensione un’altra storica unità di stanza alla Spezia: la fregata Libeccio, che proprio in questi giorni è passata in ridotta tabella di disponibilità, ovvero quella condizione in cui si provvede unicamente al presidio della nave in porto a ranghi ridotti e alle operazioni di disattivazione che precedono il disarmo. Assieme al Libeccio, stessa sorte (ma a partire dal prossimo ottobre) anche per la portaerei Garibaldi e il cacciatorpediniere Durand de la Penne, di stanza a Taranto ma con lunghi trascorsi nella nostra base navale.

Matteo Marcello