Navi militari da demolire, grandi manovre nel golfo di Spezia

Bersagliere e Artigliere saranno fatte a pezzi nel cantiere turco di Aliaga

Le ex unità militari Artigliere e Bersagliere caricate sulla nave Seaway Albatross

Le ex unità militari Artigliere e Bersagliere caricate sulla nave Seaway Albatross

La Spezia, 12 marzo 2024 – La partenza con il primo carico di storia è prevista in questi giorni, non appena saranno completate le delicate operazioni di imbracatura dei due galleggianti. La Seaway Albatross – una nave semisommergibile progettata per il trasporto di grosse navi e strutture, capace di ’affondare’ e poi riemergere, così da facilitare il fissaggio delle imbarcazioni sul ponte – porterà ben presto nel cantiere di Aliaga in Turchia le ex navi della Marina, Artigliere e Bersagliere. Dopo il tentativo fallito all’inizio di marzo, il maltempo ha concesso una tregua, permettendo alla task force composta da rimorchiatori e ormeggiatori del nostro golfo di portare a termine con successo le operazioni di posizionamento dei due vecchi pattugliatori della Marina sulla nave semisommergibile, ora all’ancora nella rada interna del golfo spezzino in attesa del completamento delle operazioni di fissaggio. Il loro futuro sarà la demolizione, alla quale seguirà la rivendita dei metalli. Stessa sorte, nei prossimi mesi, toccherà anche ad altre unità navali da tempo radiate dal naviglio militare della Marina.

La Seaway Albatross tornerà nel nostro golfo per completare il trasporto dei ’galleggianti’ acquistati nell’ambito del bando lanciato nell’estate del 2022 da Agenzia industrie Difesa e vinto per la somma di 1.679.144 euro da una società turca. Nel cantiere di Aliaga nei prossimi mesi finiranno anche le ex navi Maestrale, Scirocco, e gli ex sommergibili Di Cossato, Marconi e Da Vinci. Epilogo analogo potrebbe toccare anche a Nave Libeccio, che entro pochi mesi andrà ufficialmente in ’pensione’ dopo oltre quaranta anni di onorato servizio. La fregata in questi giorni è passata in ridotta tabella di disponibilità, ovvero quella condizione in cui si provvede unicamente al presidio della nave in porto a ranghi ridotti e alle operazioni di disattivazione che precedono il disarmo. Secondo indiscrezioni la cerimonia dell’ultimo ammaina bandiera potrebbe tenersi entro la fine di aprile o al più tardi a maggio. Assieme al Libeccio, stessa sorte (ma a partire dal prossimo ottobre) anche per la portaerei Garibaldi e il cacciatorpediniere Durand de la Penne, di stanza a Taranto ma con lunghi trascorsi nella nostra base navale.

Matteo Marcello