Nautica, via libera alle maxi concessioni. Sanlorenzo e Baglietto investono ancora

Piani industriali per 114 milioni di euro: previste seicento assunzioni. Ok dell’Ap anche al progetto presentato da The Italian Sea Group

Nautica, via libera alle maxi concessioni. Sanlorenzo e Baglietto investono ancora

Nautica, via libera alle maxi concessioni. Sanlorenzo e Baglietto investono ancora

Investimenti milionari che porteranno centinaia di assunzioni. La nautica spezzina rilancia: a una settimana dal Salone Nautico di Genova che ne ha certificato la leadership nazionale, ecco il via libera dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale al prolungamento delle concessioni demaniali marittime di Sanlorenzo, Baglietto e The Italian Sea Group. L’ok all’unanimità è arrivato ieri pomeriggio dal Comitato di Gestione dell’ente di via del Molo, preceduto in mattinata dal via libera a pieni voti da parte dell’Organismo di partenariato della risorsa mare. Alla base del prolungamento delle rispettive concessioni demaniali, gli ingenti investimenti che i tre marchi della nautica effettueranno negli stabilimenti. Impegni economici da capogiro che porteranno – secondo quanto messo nero su bianco nei piani industriali – a svariate centinaia di assunzioni, dirette così come nella filiera dell’indotto. Sanlorenzo ha richiesto l’adeguamentodel compendio demaniale marittimo e l’adeguamento della scadenza al 31 dicembre 2060 (trenta anni in più rispetto alla scadenza originaria del 2030; ndr), a fronte si un nuovo piano di impresa che prevede l’ampliamento delle aree produttive – attraverso un riempimento a mare di 11mila metri quadrati e la costruzione di due nuovi capannoni e i relativi spazi direzionali – l’aumento dei dipendenti diretti e indiretti, nonché ulteriori investimenti per 24.456.000 euro, oltre ai 23.560.934 euro già effettuati. Con gli investimenti prospettati Sanlorenzo prevede nel prossimo futuro di consegnare fino a 11 imbarcazioni all’anno, sviluppando yacht di taglia superiore a quella attuale; previste tra le 200 e le 250 assunzioni (dirette e non) rispetto ai numeri odierni, pari a 252 dipendenti e oltre 800 operai delle ditte in appalto.

Sempre in viale San Bartolomeo, anche Baglietto prova a domare la cresta dell’onda dei recenti successi produttivi: attualmente sono ben 19 le imbarcazioni in costruzione nel cantiere. Anche il marchio del gabbiano ha richiesto l’adeguamento del compendio demaniale marittimo in concessione e il prolungamento al 31 dicembre 2073 della concessione in scadenza alla fine del 2043. Il nuovo piano di impresa prevede la realizzazione di una nuova darsena di alaggio e varo, un nuovo capannone e l’ampliamento della darsena lato Lerici, oltre a vari interventi di adeguamento cantiere, per un investimento pari a 30,7 milioni di euro in aggiunta ai circa 27 milioni già effettuati. previsto anche un aumento dei dipendenti diretti e indiretti: attualmente sono in organico 82 persone, ma per il 2030 sono previsti 128 addetti e una crescita di circa 250 operai nell’indotto. Analoga decisione è stata presa dal Comitato di gestione per la richiesta presentata da The Italian Sea Group, società con base a Marina di Carrara e cantieri anche alla Spezia e a Viareggio: adeguamento della concessione demaniale fino al 31 dicembre 2072, motivata dalla necessità di ammortizzare le infrastrutture già realizzate in aggiunta agli originari impegni, e le ulteriori opere da realizzare per una cifra vicina ai 20 milioni di euro. I tre cantieri complessivamente muovo circa 1000 dipendenti diretti e circa 2900 dell’indotto; la crescita dell’occupazione diretta stimata al termine dei piani di impresa si aggira intorno alle 600 unità. "Questo risultato – spiega il presidente dell’Authority, Mario Sommariva – rappresenta un passaggio importante per lo sviluppo del territorio e per l’economia del nostro Paese. Dare certezza e prospettiva ad un settore così importante vuol dire creare nuove opportunità per i nostri giovani per i quali è indispensabile sviluppare iniziative di formazione a tutti i livelli. La formazione è la vera chiave di volta del futuro".

Matteo Marcello