Muratore precipita dalla scarpata e muore

L’uomo aveva 49 anni. L’incidente ieri ai margini di un sentiero. Era andato a recuperare una scala prestata dalla ditta ad un cantiere

I vigili del fuoco recuperano il corpo dell'uomo

I vigili del fuoco recuperano il corpo dell'uomo

Monterosso (La Spezia), 3 giugno 2020 - L’ha tradito la vegetazione rigogliosa ai margini di un sentiero. Pensava che ci fosse ancora terra sotto i suoi piedi o forse è inciampato negli arbusti. Di certo è precipitato. Un volo agghiacciante e fatale. E’ morto così ieri mattina, a Monterosso, nei pressi di via Mesco, un muratore rumeno di 49 anni, Gheorghe Diaconu, residente a Mulazzo.

Un urlo, un tonfo sordo, il silenzio. Nulla da fare per lui nonostante l’allarme-lampo dato da un escursionista che aveva udito il grido-choc, preludio della tragedia; ne era seguito l’intervento a razzo dei militi della Pubblica assistenza di Monterosso e l’arrivo dell’articolato dispositivo di soccorso allestito dalla centrale operativa del 118 che ha mobilitato anche i Vigili del Fuoco (del distaccamento di Brugnato e della caserma spezzina ) e i volontari dei Soccorso Alpino. Sul posto anche i carabinieri della Stazione e gli operatori della Polizia Municipale. Un prodigarsi vano, da parte di tutti.

All’arrivo dei soccorsi, il poveretto purtroppo era già deceduto a causa di gravissime lesioni cranio-facciali, cervicali e in altri distretti corporei provocate dall’impatto della caduta. Questa è avvenuta dall’altezza di 5 cinque metri. Il corpo del muratore è andato ad incunearsi tra la scarpata a il muro di un rudere sottostante. Secondo i carabinieri alla base dell’incidente ci potrebbe essere stato il desiderio del muratore di guadagnare una zona libera dalla vista, a lato del sentiero, per fare la pipì. Un’ipotesi.

Di sicuro non si tratta di un incidente sul lavoro conseguenza del mancato rispetto delle norme di sicurezza. Gheorghe, dipendente di una donna con lavori in corso di svolgimento alla Spezia, si era recato a Monterosso di prima mattina per recuperare una scala che nei giorni scorsi aveva prestato alcuni colleghi rumeni impegnati in un cantiere edile dei pressi della statua del Gigante. Quando è caduto doveva ancora raggiungere il cantiere e prelevare la scala. Ha perso la vita poco distante.

L’ultimo suo segno di vita è stato l’urlo straziante che ha rotto la quiete della zona, in località Bagari, nei pressi di alcune alcune case. Fra le persone mobilitate nei soccorsi, anche un medico che abita poco lontano. Il recupero della salma è stato effettuato dai vigili del fuoco con l’impiego di una sacca apposita e una barella utilizzata per i soccorsi lungo i sentieri. Alle operazioni ha partecipato anche il personale ligure del Soccorso Alpino.

Gheorghe viveva a Mulazzo; era padre di un figlio di 27 anni, residente in Germania. Il giovane è stato informato della tragedia attraverso le vie consolari, attivate dai carabinieri. Il magistrato di turno Federica Mariucci non ha, quanto meno fino ad ora, disposto l’autopsia. Vista la dinamica già agli atti potrebbe non rivelarsi necessaria. Corrado Ricci © RIPRODUZIONE RISERVATA