
Un intervento di soccorso effettuato dai vigili del fuoco e dal personale del 118 (foto di archivio)
Arcola, 25 maggio 20925 – Tragedia ad Arcola ieri mattina. Ha perso la vita improvvisamente Omero Ferri, pensionato dei Cantieri, vedovo, avrebbe compiuto 86 anni a dicembre. L’anziano si stava dedicando alla manutenzione di un piccolo pozzo per l’acqua, ma in quel momento asciutto, in via Aurelia Nord vicino alla stazione, nella zona tra Arcola e Fornola.
Si trovava in giardino intento alle opere intorno al pozzo, perché amava passare il tempo a eseguire piccoli lavoretti, mettendo anche a disposizione la sua esperienza dove ci fosse bisogno.
Ci dicono, infatti, che era conosciuto per la sua capacità manuale e le sue abilità nel saper aggiustare e sistemare tutto. A trovarlo esanime un uomo che intorno alle 10,30 ha salutato l’ottantenne che però non gli ha risposto. Si è così insospettito ed ha guardato con più attenzione.
Vedendolo immobile ha lanciato subito l’allarme. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno tirato fuori l’ottantenne dal pozzo, la Pubblica assistenza di Vezzano, l’automedica Delta 2 del 118, e i carabinieri della stazione di Arcola. Non si sa al momento da quanto tempo fosse ormai privo di sensi.
I militi della Pubblica Assistenza di Vezzano lo hanno rianimato per un’ora ma non c’è stato più nulla da fare. Le cause della morte sono ancora da accertare. Plausibile che possa essere stato un malore improvviso a costringerlo ad accasciarsi nel pozzo largo 80 centimetri e profondo circa un metro e mezzo. Oppure potrebbe essere stato un maldestro movimento per scendere nel cunicolo che ha provocato una caduta diventata poi fatale.
Non è ancora stabilita la dinamica dell’incidente su cui sta lavorando l’autorità giudiziaria. Ad Arcola da ieri moltissime manifestazioni di dolore, i messaggi di condoglianze di chi lo conosceva. Tutti concordi che era una persona che si metteva a disposizione della comunità, sempre utili i suoi consigli, anche nelle manifestazioni di paese se c’era bisogno, dava sempre una mano. La sua famiglia ad Arcola è molto conosciuta e in tanti si sono raccolti intorno ai suoi cari.
C.G.