
Avanti con la cura antifumo fra ansie, indagini e innalzamento - da congiuntura - dei costi per dare corso alle opere previste per armonizzare il rapporto tra scalo e città. Fra queste c’è l’infrastrutturazione per la fornitura di energia elettrica alle navi da crociera all’ormeggio del Molo Garibaldi: un assist coltivato dall’Autorità di Sistema Portuale per ’spegnere’ i generatori di corrente a bordo delle navi da crociera e liberare l’atmosfera dalle nuvole di fumo, già filtrato dai cosiddetti scrubber.
E’ di ieri la notizia dell’aggiudicazione dell’appalto - da 7,2 milioni di euro - per la nuova cabina di trasformazione, da 16 megawatt, e il cold ironing a servizio del molo Garibaldi. Tre le ditte in corsa. L’assegnazione è andata alla costituenda associazione temporanea di imprese tra Mon-Ele Srl (capogruppo mandataria, di Monza) e Elettri-Fer srl (mandante, di Firenze) e un team di progettisti in rete (Studi Engineeringl, Colonna, Envitech). Ad innescare l’aggiudicazione sono stati il ribasso dello 0,1 per cento sul prezzo base d’asta e la carenza di documentazione nelle offerte concorrenti. Nel piano triennale delle opere deliberato nel 2020 il costo dell’intervento era stato preventivato in 5,5 milioni di euro. Questi alla distanza on sono risultati più sufficienti. Di qui l’individuazione di nuove fonti finanziarie a cui attingere per trovare la quadra oltre le risorse fruibili dal Fondo complementare del PNRR, per il pari importo dei costi a suo tempo ipotizzati. Quando la prima nave green in porto? "La stima porta all’aprile del 2024" dice il segretario generale dell’Adsp Federica Montatesi che intanto evidenzia il primo risultato raggiunto: l’acquisizione dei fondi del Fnrr, conseguenza anche dell’impegno profuso in prima persona nella messa a punto dei progetti green prima di diventare il numero due dell’Authority.
Attualmente i costi di produzione a bordo sono inferiori di circa un terzo rispetto a quelli di mercato. Che dire? "Che le iniziative a livello normativo, nazionale ed internazionale, e la possibilità delle AdSP di stipulare contratti ad hoc con i principali Distributori, potranno consentire una riduzione significativa della differenza di costo, stimolando così armatori ad usufruire del servizio di alimentazione da terra senza eccessivi extracosti. Stimiano che circa il ’7075 per cento delle navi che scalano il porto possano usufruire del cold ironing di banchina".
Corrado Ricci