Molestie alle studentesse. Bidello finisce in manette. Tre ragazze nel mirino

Le indagini della Polizia scattate dopo la denuncia presentata dalle famiglie. Domani l’interrogatorio. I fatti accaduti alla fine dello scorso anno scolastico. .

Molestie alle studentesse. Bidello finisce in manette. Tre ragazze nel mirino

Molestie alle studentesse. Bidello finisce in manette. Tre ragazze nel mirino

L’accusa è di quelle pesanti: aver molestato tre studentesse di una scuola superiore della città, due delle quali minorenni. Protagonista della vicenda è un uomo di 58 anni, collaboratore scolastico, che nel pomeriggio di martedì è stato arrestato dalla Polizia in virtù della misura cautelare degli arresti domiciliari concessa dal gip Diana Brusacà su richiesta del pubblico ministero titolare delle indagini, Federica Mariucci. Il cinquantenne, assistito dall’avvocato Paolo Mione, è atteso domattina in tribunale per l’interrogatorio di garanzia. Le indagini della procura sarebbero scattate a seguito delle denunce delle tre giovani studentesse spezzine, cui hanno fatto seguito gli approfondimenti condotti dalla Questura spezzina. I fatti si sarebbero svolti verso la fine dello scorso anno scolastico: secondo una prima ricostruzione dei fatti, il collaboratore scolastico avrebbe palpeggiato e baciato sulla guancia tre studentesse, tra cui anche due quindicenni. La denuncia delle giovani allieve, sostenute dalle rispettive famiglie, ha fatto scattare le verifiche e gli accertamenti degli invesigatori della Polizia, che nel corso delle indagini svolte nelle scorse settimane avrebbero raccolto diversi riscontri: tra questi, anche una testimonianza di un compagno di classe con il quale una delle tre giovani studentesse si sarebbe confidata, raccontando quanto le sarebbe accaduto.

Un quadro ritenuto sufficiente dalla Procura per chiedere e ottenere dal giudice per le indagini preliminari, Diana Brusacà, la misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di violenza sessuale. L’uomo, secondo quanto ricostruito da La Nazione, durante l’estate si sarebbe trasferito in un altro istituto di scuola superiore della città, dove avrebbe iniziato a prestare servizio dallo scorso settembre: un cambio che, secondo indiscrezioni, non sarebbe comunque connesso ai fatti che da qualche giorno gli vengono addebitati dalla procura spezzina. La dirigenza dell’istituto di scuola superiore presso il quale lavorava fino allo scorso anno scolastico il cinquantenne collaboratore scolastico, contattato dalla Nazione, ha preferito non rilasciare dichiarazioni nè commentare quanto avvenuto, in attesa di conoscere gli eventuali sviluppi giudiziari che prenderà la vicenda.

Matteo Marcello