Ragazza di 16 anni stuprata da due minorenni. L’aggressione notturna ai giardini

Loro di difendono: "Triangolo consenziente". Ma intanto sono stati affidati ad una comunità. L’inchiesta innescata dalla madre di lei dopo le rivelazioni della ragazza rimproverata per aver fatto tardi

Violenza

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La Spezia, 4 giugno 2020 -  L’hanno indotta a seguirli nel parco giochi per passare qualche momento in allegria. "Ci divertiremo" era stata la promessa. Varcata la cancellata, per lei è stato un incubo. E’ stata costretta a subire le loro pretese sessuali. E’ quanto emerge da un’inchiesta della squadra mobile che ha portato due ragazzi di 17 anni, di origini sudamericane, a finire in comunità, colpiti dalla misura cautelare dell’affidamento. Anche la vittima è una minorenne, un anno più giovane degli ’stupratori’. Loro negano la violenza. La tesi difensiva è quella del triangolo consenziente. Ma intanto sono stati rinviati a giudizio per rispondere di violenza sessuale aggravata; due le aggravanti contestate: aver agito nei confronti di una minorenne e averlo fatto in coppia, alternandosi nelle azioni, l’immobilizzazione e lo stupro di lei. I fatti risalgono all’11 dicembre scorso. Teatro della vicenda, il parco giochi nei pressi Centro Allende, nel cuore dei giardini di pubblici, chiuso in orario notturno. L’azione si è consumata tra le 21 e le 22 di sera. Ad innescare l’inchiesta è stata la denuncia della mamma della ragazza alla squadra mobile dopo aver raccolto le sue confidenze, rese dopo il rimprovero per essere rientrata tardi a casa. Due le versioni fornite dalla ragazza in preda alle domande incalzanti, all’angoscia. La prima: "Sono stata imbarcata in auto da uno sconosciuto che poi mi ha violentata e scaricata". La seconda: "Sono stata costretta a subire la violenza da due amici: mi hanno portata ai giardini e lì a turno hanno abusato di me".

La seconda narrazione si è rivelata credibile. E’ stata resa anche agli investigatori allertati dai sanitari del pronto soccorso che, dopo la visita ginecologica alla ragazza e l’accertamento di una "lesione vaginale", hanno fatto scattare il ’codice rosa’, ossia la segnalazione ai servizi sociali e alla procura, dei minorenni in questo caso. I legali degli indagati, gli avvocati Davide Garbini e Alessio Pianigiani, recentemente hanno promosso il ricorso al Tribunale del riesame per chiedere l’annullamento della misura cautelare. In quella sede si è delineata la linea difensiva: nessuna violenza, il sesso è stato di gruppo, con volontà e soddisfazione reciproca. La rappresentazione non ha convinto i giudici. L’istanza è stata rigettata: i due minorenni restano in comunità, a meditare, oggetto di un programma educativo. Agli atti del fascicolo, le riprese delle telecamere del sistema di videosorveglianza del parco: si vedono i ragazzi entrare e uscire dell’area giochi; all’inizio insieme, alla fine distanzati, prima i ragazzi e lei a seguire, un minuto dopo. Sarà il processo a stabilire la verità. Si incardinerà il 26 giugno prossimo, davanti al Tribunale dei minori di Genova, con l’audizione della ragazza, parte lesa.  

Corrado Ricci