Minore ospitata dagli spacciatori Era fuggita dalla casa di accoglienza L’hanno rintracciata i carabinieri

Il blitz l’altra mattina alla Chiappa, arrestati due giovani ghanesi trovati in possesso di un etto di hashish

Minore ospitata dagli spacciatori  Era fuggita dalla casa di accoglienza  L’hanno rintracciata i carabinieri

Minore ospitata dagli spacciatori Era fuggita dalla casa di accoglienza L’hanno rintracciata i carabinieri

Ospitavano in un appartamento nel quartiere della Chiappa, una minore che si era allontanata alcuni giorni fa da una struttura di accoglienza, i cui responsabili ne avevano denunciato la scomparsa. Se ne sono accorti i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia della Spezia, che l’altra mattina poco dopo mezzogiorno hanno fatto irruzione nell’appartamento occupato da due giovani ghanesi già noti alle forze dell’ordine.

Nazir Mufta di 24 anni e Seidu Baba di 28 sono anche stati sorpresi mentre consumavano sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno trovato e sequestrato un etto di hashish, materiale da confezionamento, bilancini e una somma in denaro ritenuta provento di spaccio. Baba risulta clandestino in Italia e proveniente da Torino, Mufta invece vive alla Spezia dove avrebbe anche un lavoro. Dai controlli effettuati dai militari dell’Arma, è risultato che la ragazza ospitata dai giovani ghanesi, si era allontanata alcuni giorni fa da una struttura di accoglienza per minori della provincia.

I due ghanesi sono stati tratti in arresto con l’accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e anche denunciati per sottrazione di minore. La ragazza è stata invece riaccompagnata nella struttura da cui si era allontanata. Dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza nella caserma dei carabinieri, ieri mattina i due giovani africani sono comparsi in tribunale dinanzi al giudice Marinella Acerbi per la direttissima. L’arresto è stato convalidato e su richiesta del pubblico ministero Alessandro Casseri, il giudice ha deciso per Baba che sta a Torino il divieto di dimora in provincia della Spezia. Per Mufta, che invece abita e lavora alla Spezia, l’obbligo di presentazione quotidiana alla caserma dei carabinieri.

L’udienza è stata poi aggiornata al prossimo 22 giugno su richiesta dei termini a difesa da parte degli avvocati, Andrea Saloni d’ufficio per Baba e Silvia Rossi di fiducia per Mufta, sostituita nell’occasione dalla collega di studio Carabelli. Probabile che si proceda, su richiesta degli stessi legali, con il rito abbreviato che in caso di condanna permette di usufruire dello sconto di un terzo della pena.

Massimo Benedetti