Giovanni Plotegher ha chiesto di patteggiare quattro anni per le accuse di furto aggravato, autoriciclaggio e concorso in riciclaggio mosse nei suoi confronti dalla procura della Spezia. Ieri mattina era in calendario l’udienza preliminare davanti al giudice Fabrizio Garofalo, in seguito all’inchiesta della guardia di finanza che nel maggio 2019 aveva portato all’arresto dell’ex direttore della filiale della Carige di Vernazza. Secondo gli investigatori del nucleo di polizia economico-finanziaria diretti dal colonnello Massimo Benassi, tra il 2015 e il 2018 Plotegher avrebbe sottratto un milione di euro dalla filiale di Vernazza, metà dal bancomat e il resto da alcuni conti correnti di clienti. Avrebbe poi versato somme in contanti in ristoranti e bar a lui riconducibili, oppure in conti correnti aperti da amici. E una parte di quel denaro per stipulare una polizza vita, consegnando 100 mila euro in contanti a un assicuratore di fiducia. Assistito dagli avvocati di fiducia Andrea Corradino e Silvia Rossi, Plotegher ha presentato la richiesta di patteggiamento, che però non è stata discussa in quanto un altro degli imputati, Fredrik Nicora, indagato per concorso in riciclaggio con Giovanni Plotegher, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. E l’udienza davanti al gup è stata così rinviata al prossimo 29 gennaio. In quella data verrà definita anche la posizione di Andrea Battistini, anche lui accusato di concorso in riciclaggio, ma con una posizione meno grave.
Su richiesta della procura, il giudice per le indagini preliminari Mario De Bellis ha invece archiviato le posizioni di Mariolina Grillo, moglie di Plotegher, della commerciante delle Cinque Terre Monica Basso e dell’ex calciatore dilettante Andrea Visconti che aveva conosciuto Plotegher in ambito sportivo. Per loro tre, lo stesso pubblico ministero Federica Mariucci ha chiesto l’archiviazione.
Massimo Benedetti