REDAZIONE LA SPEZIA

Maturità, tutta l’emozione del primo giorno

Niente scritti ma solo un colloquio orale. La tensione di chi aspetta i compagni fuori da scuola. "E’ andata bene: ora si va al mare"

Sana ansia, agitazione e fibrillazione, poi quella sensazione di leggerezza che si prova solo dopo essersi lasciati alle spalle un esame importante. Ieri mattina è iniziata la maturità che, per il secondo anno consecutivo, ha subito la rivoluzione causata dal covid: nessuna prova scritta, ma un’unica corposa prova orale in presenza e suddivisa in step da 50 minuti. Fuori dal Parentucelli Arzelà di Sarzana verso le 10 una ventina di ragazzi con spumanti e mascherine attendono che i compagni di corso varchino l’uscio della libertà. Fra loro anche qualcuno che quella prova l’ha già superata e può tirare un sospiro di sollievo. "E’ andata bene – dice Ervis Meta della 5L di Ragioneria indirizzo turistico – ora sono rilassato. Sono partito dall’esposizione del mio elaborato, poi il colloquio ha spaziato da Leopardi al Machu Picchu. Dopo due anni di incertezza e di alternanza tra dad e presenza, non sapevamo cosa aspettarci, ma per quanto mi riguarda credo che la prova sia stata ben strutturata". Lì vicino c’è anche un’altra neodiplomata che della sua classe, la 5A del Liceo Classico, la prima a essere interrogata. "Alle 8 e 15 ero già seduta davanti alla commissione – dice Giulia Maccioni – essere la prima è stato strano, però posso dire di essermi tolta un bel peso. La mia ansia era dettata soprattutto dal lungo periodo in dad, credo che per le materie di indirizzo, come greco e latino, in classe si sarebbe potuto fare qualcosa di più. L’esame però è andato bene, adesso mi prendo un periodo di relax e poi penso proprio di iscrivermi alla facoltà di Mediazione Linguistica di Torino". Altri ragazzi si riuniscono e aspettano, dalla porta non esce nessuno: la tensione è palpabile. "Seba – ci dicono – conosce ogni angolo di questo edificio è qui da qualche anno più di noi, ma questa è la volta buona". Poi eccolo. Soddisfatto, viene travolto da numerosi e meritati schizzi di spumante, abbracci sinceri e gioia. "Sono stato bocciato due volte in terza – ammette Alessio Sebastiani della 5A di Ragioneria indirizzo Finanza e Marketing – ma adesso ce l’ho fatta e sono felicissimo. Per un periodo ho pensato di mollare, ma personalmente a me la didattica a distanza, soprattutto l’anno scorso, mi ha spronato a recuperare tutti gli argomenti che avevo lasciato indietro. Ora mi metterò a studiare per un concorso, vorrei diventare capotreno". "È andata bene – ci dice Carlotta Moretti della 5 A del Liceo classico – ho portato un elaborato sulla paura della morte, poi mi ero preparata un percorso ideale ed è andato tutto secondo i piani. A settembre proverò ad entrare a Medicina". Anche fuori dal Liceo classico Costa a Spezia era palpabile la tensione di chi doveva ancora dare la prova e la spensieratezza di chi l’aveva appena superata. Come quella di Eva Bertera, che accolta dalla sua migliore amica Alisia e dalla mamma Maruska ci ha detto: "Questo anno e mezzo di pandemia alla fine non è stato così male, ho potuto dedicare del tempo a me stessa. Non so che università fare ma non escludo giurisprudenza. Unica pecca, l’esame è stato molto vicino a fine scuola, secondo me potevano darci qualche giorno in più. Però questo ora ci permette di andare al mare prima e trascorrere le vacanze in pace". Dopo aver superato il suo esame durato ben 45 minuti, con tesi ‘Oratori in età imperiale’ ecco l’ultima testimonianza. "Nel periodo peggiore della pandemia – ha concluso Gaia Bertoni -costretta a casa come tutti, sono rimasta un po’ annichilita: è stato un periodo un po’ grigio, ma ho avuto modo di riflettere. Il ritorno in classe per me è stato una gioia, non pensavo di poter essere così felice di ritornare a scuola".

Elena Sacchelli